Originariamente Scritto da
pinellos
Mi spiace leggere stupidaggini del genere da persone che - lo so - sono tutt'altro che stupide. Credo che il grosso del problema sia nell'ignoranza, e nel volersi a tutti i costi fare un'opinione su fatti di cui si conosce poco e niente, avendo nient'altro da sbandierare che qualche slogan ideologico di terz'ordine ed una ignoranza abissale dei temi trattati.
La crisi mortale in cui ci troviamo non ha radici nella malvagità di qualcuno che vuole arricchirsi a scapito dei soliti poveracci; non ha radici nella volontà ponderata di devastare la natura, nè in quella di finanziare chissà quali organi occulti di potere deviato.
E', molto più drammaticamente e semplicemente, lo scotto che stiamo pagando dopo 40 anni di finto boom, 40 anni in cui l'europa e (molto di più) l'America hanno semplicemente e drammaticamente vissuto ALDILA' delle proprie possibilità economiche.
L'invezione della finanza come scienza ce l'ha allegramente messo in culo, ma i veri artefici di questo disastro siamo NOI, perchè siamo stati NOI a credere PER DAVVERO che guadagnando un milione e duecento mila lire al mese fosse perfettamente normale chiedere un mutuo casa da 200 milioni e guidare un'auto da 40. C'è qualcuno abbastanza maturo da ricordarsi i "mitici" anni 90? Gli anni in cui bastava avere uno straccio di contratto a termine per negoziare i termini di un mutuo chirografario (avete idea di cosa sto dicendo o sono termini astrusi?).
Abbiamo cavalcato le illusioni di economie creative, abbiamo creduto DAVVERO che investendo sui derivati (iddio maledica anche chi ha PERMESSO tutto questo!) si potessero fare utili su capitali che NON ERANO ANCORA STATI EMESSI NE' GARANTITI DA NESSUNO, creduto di poter vendere il poteziale diretto del potenziale derivato di un pezzo di carta che in sostanza non valeva un cazzo.
La finanza si basa - come tutta l'economia - sul concetto di debito: da qui, immancabilmente, deriva una spaccatura tra ciò che è REALE (un pomodoro, una casa, un capannone, una macchina) e ciò che è POTENZIALE (un'idea vincente, il progetto dell'iPAd, una sceneggiatura di un film, un pacchetto azionario speculativo su un fondo di investimento comune, un future). Questa "forbice" è quella che dà ossigeno alla finanza e che finanzia l'economia (ovvero le banche, che creano il danaro e lo immettono sul mercato): non c'è niente di sbagliato a priori (il rifiuto di questo sistema ci riporterebbe al baratto preistorico, lo stesso concetto di valuta - cioè danaro - si fonda su questo), ma come per tutte le cose occorre una misura corretta ed una visione d'insieme: se NON E' concettualmente sbagliato dare la paghetta al figlio che vuole andare a divertirsi, lo divena MORALMENTE nel momento in cui la paghetta diventa esagerata: se guadagno 1000 euro al mese non posso dare 300 euro ogni sabato sera a mio figlio per andare a divertirsi, anche se vorrei poterlo fare.
Volete una semplicissima ragione per cui ci troviamo in questo mare di merda? Eccola: per 40 anni l'europa (e ancor peggio l'america) hanno dato non 300, ma 5 o 600 euro al mese al figlio mentre ne guadagnavano 1000 scarsi. Dicevano: "Ma quando il figlio sarà cresciuto, guadagnerà molto di più di me!"
Il problema è che si trattava di una speranza che non teneva conto del fatto che dall'altra parte del mondo vivevano persone che lavorano 18 ore al giorno per meno di un decimo di quello che tu passi a tuo figlio per la discoteca: l'intrinseca imprevedibilità dell'economia e della finanza, unite ad una gestione "allegra" delle regole su cose fondamentali come i prodotti derivati (future e compagnia) ci hanno sbattuto in faccia il conto, e non siamo in grado di pagarlo.
Abbiamo ordinato troppo caviale al ristorante e ora piangiamo perchè non abbiamo i soldi per saldare il conto.
Il brutto è che a pagarne le conseguenze saranno generazioni che non ne hanno nessuna colpa: se io non potrò mai andare in pensione è perchè per 40 anni c'è stata gente (dipendenti statali o ferrovieri, per lo più, mi spiace se qualcuno si sente insultato ma basta guardare le tabelle) che ha passato 9 mesi all'anno a casa in finta malattia mentre faceva un secondo lavoro in nero.
Questo è il problema, ora prepariamoci a pagarne le conseguenze.
Ma vi dico una cosa sola: io me ne scappo. Vedo come stanno andando le cose, vedo i soldi della gente, e sono fermamente convinto che tra 3 anni qui siamo tutti nella merda.
Mi sono dato 6 mesi per portare via le palle da questo casino, vi consiglio di ponderare altrettanto celermente la vostra fuga, se non volete ritrovarvi a vivere in una specie di bulgaria anni 80 a lungo termine.
Ciao a tutti e in bocca al lupo!