Il 28 aprile 2010 i due titolari di Semitalia sono stati arrestati per la vendita di semi di cannabis (o più precisamente per istigazione, proselitismo, induzione al reato, il tutto collegato comunque alla vendita di semi di cannabis).
Attività perfettamente legale secondo le leggi vigenti nel nostro Paese, ma a tutt’oggi queste persone si trovano in carcere (a Sollicciano, Firenze).
E’ in corso una richiesta di scarcerazione al Tribunale della libertà di Trento (da cui è partita l’indagine che ha portato all’arresto dei due).
L’arresto di queste persone è un fatto gravissimo, un’ingiustizia inaccettabile.
Si tratta di onesti commercianti, che svolgono con passione e impegno un’attività che, ripetiamo, in Italia è assolutamente legale. Uno di loro è addirittura vicepresidente del consiglio comunale di Vicchio (Firenze), quindi impegnato! anche nell’amministrazione pubblica. Sono persone che hanno scelto di lavorare in un settore particolare e alternativo, ma non per questo illegale. Sono persone che pagano regolarmente le tasse, seguite da regolari commercialisti e forniti di tutte le autorizzazioni necessarie a fare del commercio in Italia.
Vogliamo continuare a credere e a fidarci della Giustizia e dei Giudici italiani e auspichiamo quindi ad una sentenza guidata dal Buon Senso, in fede
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