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:roflmao: :roflmao: :roflmao: :roflmao: :roflmao: :roflmao: :roflmao: :roflmao:
ragazzi il problema è da quando entrano in caserma...
ho 2 amici che a loro è girato giusto e sono arrivati in finanza
lavaggio del cervello dopo lavaggio del cervello dopo lavaggio del cervello
sono diventati estranei... ho detto tutto
favola ho cercato e...
Sgominata un'organizzazione che aveva allestito siti nei quali
si potevano comprare semi e avere consigli sulla coltivazione
Hashish e marijuana via web
arresti e sequestri in sei regioni
ROMA - Un'organizzazione che vendeva via internet derivati della canapa indiana, hashish e marijuana, e prodotti per coltivarla è stata sgominata dalla Polizia postale e delle comunicazioni di Napoli (Polpost) in collaborazione con il Servizio centrale anticrimine (Sco). Durante l'operazione, coordinata dalla Procura di S. Maria Capua Vetere (Caserta) sono stati eseguite 66 perquisizioni e 40 misure cautelari in diverse regioni italiane. L'operazione - che si è svolta Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Veneto e Lazio - ha portato al sequestro di diversi conti correnti e postali, oltre che della droga e degli articoli impiegati per coltivarla, occultarla ed usarla.
I siti Internet, creati e gestiti da un incensurato di Trento, Matteo Filla, vendevano online semi di "cannabis indica" e attrezzature per la coltivazione della pianta, fornendo informazioni e consigli per produrre e trasformare di piante contenenti tetraidrocannabinolo (Thc), il principio attivo responsabile dello "sballo" da cannabis.
Sui portali www.marjuana.it e www.semini.it. e su shop.mariuana.it - posti sotto sequestro - era possibile acquistare anche oggetti per nascondere e trasportare lo stupefacente, tra cui confezioni di detersivo, accendini e lattine modificate. Oggetti di questo tipo sono stati trovati durante le perquisizioni nelle abitazioni dei coltivatori.
Le persone coinvolte nelle indagini, molte delle quali pregiudicate per spaccio, si scambiavano in rete fotografie e pareri sulle migliori tecniche per coltivare e consumare la pianta. Le indagini, iniziate nel settembre 2004, sono state condotte da agenti sotto copertura che, fingendosi acquirenti, sono risaliti ai responsabili del traffico. I contatti con gli acquirenti, in genere giovani consumatori di droghe leggere, avvenivano attraverso chat line con l'utilizzazione di nomignoli (nickname). La vendita riguardava non solo hashish e marijuana da fumare o da mangiare come caramelle, condimenti e dolci, ma anche attrezzature per allestire coltivazioni domestiche (serre di varie dimensioni, impianti di illuminazione e riscaldamento, estrattori di resina e essiccatori di foglie e infiorescenze, insetticidi, fertilizzanti, irrigatori) e manuali con le istruzioni.
a parte un paio di palesi stronzate mi chiedo, allora possono arrivare pure qui anche se il server non è in italia? e è sicuro comprare on line dai vari grow che vendono solo attrezzatura?
Ciao ten,il server di enjoint si trova in Olanda proprio questo motivo,ovvero tutelare gli utenti,in quanto essendo in uno stato dove é tollerato é molto più difficile x le FDO avere i permessi x spulciare sul sito stesso e quindi controllare gli utenti.
Poi come si suol dire peró di sicuro c'é solo la signora in nero.
Un pò di arte!
PAgliacci!
:roflmao:
il problema è che non si comportano così solo x la ganjaa
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