Secondo questo articolo dell'ADUC, http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=16908 potrebbero farlo davvero.
Si stanno preparando il terreno?
[ Questo Messaggio è stato Modificato da: rouge il 23-08-2007 23:14 ]
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Secondo questo articolo dell'ADUC, http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=16908 potrebbero farlo davvero.
Si stanno preparando il terreno?
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Proiettile?? :-o
:-] :-]
È finito in manette un ingegnoso falegname che coltivava ben 57 piante in una serra \"invisibile\"
Piantagione di marijuana scoperta con Google-Earth
Stefano Origone
Il satellite di Internet prezioso alleato della polizia L´\"occhio\" di Google Earth per localizzare una coltivazione di marijuana. È stata un´indagine tecnologica quella del commissariato Prè, che servendosi del software che genera un´immagine virtuale della terra utilizzando immagini satellitari, fotografie aeree e dati topografici memorizzati, è riuscito a individuare un casolare a Rocchetta di Vara in provincia di La Spezia, dove un falegname faceva crescere rigogliose piantine, i cui \"frutti\" venivano venduti nel centro storico di Genova. Alfredo Salvini, 48 anni, nato a Roma, ma residente a Milano, è stato così arrestato per produzione e traffico di sostanze stupefacenti: nella cantina-serra della sua casetta di campagna, la polizia ha trovato 57 piante nei vasi, migliaia di semi in una scatola e sacchetti di cellophane. La piantagione indoor, curata maniacalmente, aveva un sistema di irrigazione costituito da una pompa che prelevava l´acqua dalla vasca da bagno in casa e la distribuiva utilizzando irrigatori a spruzzo disposti in ogni vaso. Le piante di cannabis erano quasi tutte in corso di fioritura, e valutando l´entità delle femmine, sostanzialmente quelle che contengono il principio attivo e vengono utilizzate come stupefacente (le piante maschio svolgono esclusivamente la funzione dell´impollinazione), la polizia calcola che la produzione avrebbe fruttato diversi chili di droga. «La particolarità di questa indagine - spiega il vice questore Evandro Clementucci, dirigente del commissariato Prè - è stata l´utilizzo delle immagini satellitari per individuare il casolare. La morfologia del territorio non ci permetteva infatti di pedinare il produttore fino all´abitazione, in aperta campagna, perché saremmo stati facilmente scoperti». L´indagine è stata avviata perché i poliziotti dell´anti-droga avevano notato un incremento della vendita di marijuana nei vicoli. Sequestrando una piccola quantità a un cliente, sono state eseguite nei laboratori della Scientifica delle analisi chimiche sulle foglie e sulla terra ed è emerso che la droga era di un nuovo tipo, prodotta in Liguria e non quella albanese sequestrata recentemente dai colleghi di Sestri. La ricerca della piantagione è stata effettuata incrociando le informazioni di una \"spia\", i dati del catasto e le immagini fornite dal satellite consultabili gratuitamente su Google Earth. Lunedì notte, sotto una pioggia torrenziale, i poliziotti della sezione investigativa e della narcotici di Prè sono andati a colpo sicuro alla cascina immersa nel verde, lontana mezz´ora di macchina dal primo centro abitato. «Siamo dovuti intervenire immediatamente - aggiunge Clementucci - perché le piante erano ormai vicine alla fioritura e c´era il rischio che il falegname vendesse il prodotto finale». Le piantine crescevano in un microclima ideale grazie alla luce artificiale, delle speciali lampade che forzano la fioritura. La piccola cantina era stata trasformata in un essiccatoio. Per combattere l´umidità , le pareti erano tappezzate con fogli di carta d´alluminio e pannelli termoisolanti di polistirolo. Alfredo Salvini aveva costruito anche un circuito di aria forzata: «Per accelerare l´essiccazione, nello sgabuzzino faceva molto caldo - racconta un investigatore che ha collaborato al blitz - : sembrava di essere in un forno ventilato». Le piante sono state sequestrate e portate via con un furgone per essere distrutte. Il coltivatore, che secondo la polizia con la marijuana arrotondava le entrate, dal raccolto avrebbe guadagnato almeno 20-25 mila euro. Ogni pianta, infatti, era in grado di dare tre-quattro etti di prodotto finale. «L´artigiano si è difeso strenuamente dicendo che erano per uso personale - conclude un agente - , ma con una produzione diciamo così consistente, non era possibile credergli e l´abbiamo arrestato». (22 agosto 2007)
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Ora gli infami si chiamano \"google earth\" :-? :-? :-? Ma che panzanata! Avrebbero fatto una figura migliore se avessero sostenuto di aver ricevuto le info da un incontro con gli alieni :-Y
@Wiz
loro calcolano l'intero peso della pianta, non solo delle cime essicate. Pochi giorni fà al tg regionale del Friuli Venezia Giulia hanno quantificato il bottino di un sequestro in \"18000 (diciottomila) foglie di sostanza comunemente chiamata erba\". Ma vi rendete conto? La notizia ha fatto ridere anche i miei genitori quasi settantenni, ma a me vien da piangere.... :-?
Senza contare il danno economico che la procedura grava sulle casse dello Stato (soldi nostri). Pagare delle persone per la conta delle foglie. Neanche nel Medioevo sarebbe successo :-Y Che vomito! (passatemi il termine)
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Ora gli infami si chiamano \"google earth\" :-? :-? :-? Ma che panzanata! Avrebbero fatto una figura migliore se avessero sostenuto di aver ricevuto le info da un incontro con gli alieni :-Y
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Quoto
googleheart son foto vecchie... figurati, al max hanno visto piantagioni dello scorso anno se non di più!!
Ma daiiiii....[addsig]
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Mi sembra come quella storiella che ci raccontavano le suore all'asilo prima di andare in bagno ci dicevano \"attento a quel che fai che dio ti vede\"...
:-?
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esatto!!! FUCK!!!
Quando hanno sgamato me han scritto sul giornale 4Kg di piante da essiccare.. Poi le malevoci dove lavoro ovviamente han fatto i conti 4000gx10euro=40000 euro!!!...e le voci appunto che giravano dicevano \"questo è un lavoro di copertura, uno con 40000 euro di roba chissà che traffici ha...\"..
Vaglielo a spiegare poi che dopo le analisi mi son stati attribuiti 450 grammi...che è ben diverso!
[addsig]