Olanda: divieto vendita marijuana a turisti
Spero che sia l'ennesima bufala...ma questa notizia è fresca di oggi....
Citazione:
Olanda, niente cannabis agli stranieri
La vendita delle "droghe leggere" sarà permessa solo ai residenti. Passata la nuova norma proibizionista, gestori dei coffeeshop decisi a farle guerra
19:17 - Il paradiso degli amanti della cannabis chiude i battenti. Presto i noti coffeeshop olandesi non potranno più vendere nessun derivato della marijuana agli stranieri. L'accesso ai negozi, meta di un vero e proprio "pellegrinaggio" turistico, sarà limitato ai soli residenti. A sancirlo l'Aja che ha respinto il ricorso dei gestori di questi locali. La norma entra in vigore in 3 province del sud dei Paesi Bassi, nel 2013 sarà estesa in tutta l'Olanda.
La nuova legge prevede l'introduzione della "carta cannabis" per regolare e limitare l'accesso ai coffee shop. La decisione non è stata accolta passivamente dagli antiproibizionisti e dai gestori dei locali. In vigore dalla prossima settimana nelle prime tre province pilota nel sud dei Paesi Bassi (Zelanda, Brabante e Limburgo-Nord), al confine con Belgio e Germania, la norma sarà estesa nel 2013 anche ad Amsterdam e a tutta l'Olanda. I gestori di coffeeshop e alcuni gruppi di pressione hanno subito bollato come "discriminatorio" il provvedimento, rivolto solo agli stranieri, e hanno fatto ricorso al tribunale.
La Corte però non ha avuto alcun dubbio in merito e ha sentenziato: "Il giudice respinge la richiesta. La norma non viola i principi fondamentali della legge contro la discriminazione" e pertanto va applicata immediatamente. I 670 coffee shop olandesi diventeranno dunque "circoli chiusi" con un massimo di 2mila membri registrati, rigorosamente residenti nei Paesi Bassi e di età superiore ai 18 anni. Tempi duri, dunque, per i consumatori occasionali o abituali di droghe leggere che si recavano in Olanda per poter acquistare liberamente marijuana e hashish. C'è anche chi critica il pass cannabis e l'obbligo di registrarsi ai coffee shop considerandolo una violazione della privacy.
Il sindaco di Amsterdam, Eberhard van der Laan, teme che il divieto riduca drasticamente il turismo in città, visto che almeno un terzo degli stranieri - si stima - fa visita ai coffee shop. Il partito dei favorevoli vede invece nella novità rivoluzionaria una interessante opportunità per arginare ingorghi, rumori notturni e criminalità e per limitare l'afflusso di milioni di stranieri che vengono nei Paesi Bassi solo per il gusto di sballarsi.
E' dal 1976 infatti che i Paesi Bassi tollerano la vendita nei coffee shop e il possesso di meno di cinque grammi di cannabis. Ad ottobre il governo aveva lanciato un piano per vietare una varieta' molto potente della cannabis - nota come "skunk" - inserendola nella stessa categoria di eroina e cocaina, per i potenziali effetti e disturbi psicotici. Ora anche per le droghe leggere l'Olanda volta pagina.
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo...tranieri.shtml
Ritornano le voci sull'olanda.
Addio alla cannabis libera
L'Olanda sbarra le porte dei coffee shop ai turisti
Ancora per quest’anno i turisti dello sballo che accorrono in Olanda in cerca di una canna senza conseguenze giudiziarie potranno ridere della vecchia massima di Keith Richards, il vizioso e incartapecorito chitarrista dei Rolling Stones, che amava ripetere: «Io non ho problemi con la droga, ho problemi con la polizia». Poi basta, rischieranno guai con l’una e con l’altra. Dal primo maggio, nelle tre regioni meridionali dei Paesi Bassi, e da gennaio anche in tutte le altre, il consumo di hashish, marijuana&Co sarà consentito esclusivamente ai residenti, e solo a quelli dotati di una speciale tessera, il WeedPass, ErbaPass diremmo noi. È la fine di una stagione che è diventata leggenda, e forse anche quella dei Coffee shop che l’hanno costruita.
Una stretta annunciata. Dopo essersi conquistata la fama di «terra della Gedoogbeleid» (la tolleranza), liberale e liberista in tutto oltre che nell’economia, l’Olanda continua nel suo graduale ma deciso dietrofront. Prostituzione irreggimentata, limiti ai distretti a luce rossa, messa al bando nel 2008 dei funghi psichedelici e tre anni dopo della skunk, varietà più tosta della cannabis.
Ora la sforbiciata alle droghe leggere, quelle che secondo gli antiproibizionisti hanno tenuto alla larga dai canali di Amsterdam un buon numero di mafiosi e spacciatori. E, si lamenta il pragmatico sindaco Eberhard Van der Laan, saranno scoraggiati anche un bel numero di turisti.
Il sindaco vuole un altro appello. Proverà a opporsi alla sentenza del tribunale distrettuale dell’Aia che ieri ha respinto il ricorso presentato dai gestori dei Coffe Shop contro l’ErbaPass. Non sarà il solo, lo faranno anche i proprietari dei 670 locali olandesi dove dal 1976 è ammesso acquistare e consumare droghe leggere. Nell’attesa, la legge entrerà in vigore. Dal primo maggio si applicherà nelle tre provincie del Sud - Zelanda, Brabante e Limburgo - chiudendo ai vicini belgi, tedeschi e francesi la porta dei viaggi senza movimento.
A partire dal 2013 la norma sarà estesa a tutte le città dei Paesi bassi. Vuol dire che i coffee shop diventeranno circoli chiusi, ai quali potranno accedere solo i soci registrati, un massimo di duemila, tutti maggiorenni e rigorosamente nati in Olanda. Esultano i proibizionisti. È una novità, a loro avviso, che riduce i rumori notturni, limita gli ingorghi, e fa sparire il traffico di milioni di visitatori «fuma e fuggi» che ogni anno varcavano il confine dei Paesi Bassi.
I gestori, preoccupati per il loro business stimato in 1,4 miliardi di euro l’anno, sostengono che la legge è discriminatoria. In pratica limiterebbe il diritto alla libera circolazione delle persone e dei servizi, creando una differenza fra i residenti e i non residenti; oltretutto, è considerata una forma di schedatura.
I giudici hanno negato la circostanza, del resto lo scorso autunno un pronunciamento della Corte di Giustizia Ue aveva detto la stessa cosa. Così il 30 aprile sarà l’ultima serata dello sballo legale straniero a Maastricht come a Breda. Anche se, in questi casi, gli addetti ai lavori ripetono sornioni che, in Olanda, «non ci sarà mai l’ultima notte di sballo».
http://www3.lastampa.it/costume/sezi...o/lstp/452079/
ma è possibile?di nuovo con sta storia,si era detto di stare tranquilli fino al 2015 se non sbaglio!!!