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Vorrei riproporre questo schemache secondo me si puo' adattare anche a concetti come determinismo e caso...
Identita'<-------------------------->Alterita'
Ad un estremo troviamo l'identita', mentre ad un altro troviamo l'alterita'. I valori della coerenza, della stabilita', dell'unita' si collocano verso l'identita'. Mentre i valori dell'apertura, della comunicazione, dello scambio, del mutamento, della trasformazione, dunque della creativita' e dell'innovazione si situano verso l'alterita'. Secondo me, le scelte che i soggetti e collettivita' compiono per organizzare la loro esistenza sono un misto di entrambi i tipi di valori. E' auspicabile secondo me non avvicinarsi troppo ai due estremi.
Nel caso dell'identita' (o determinismo) l'esito sarebbe una specie di mummificazione, un esclusione del tempo e del divenire; nel secondo caso, l'alterita' (caso), i soggetti, imbarcando troppa alterita', rischierebbero di sfasciarsi e di dissolversi. C'e' un rapporto di ambivalenza tra identita' ed alterita', non possono ecludersi a vicenda.
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Balasso è un mito. Punto. :polliceu: :wub:
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Bercia un po ma con i tapi nelle orecchie i suoi concerti sono favolosi:sm_clapper::sm_clapper::sm_clapper:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Yomi
Balasso è un mito. Punto. :polliceu: :wub:
Le cose che dice lui non le sento dire da nessun altro, nemmeno da cosiddetti opinionisti di professione.
Figuriamoci da un giornalista.
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Sicuramente avra' i suoi buoni motivi per avere scelto (?) una deternìminata strada e sicuramente si mostra coerente per modalita' e contenuti, gia' questo lo rende simpatico, oltretutto e' anche bravo e lo sono le persone con cui collabora che magari non si vedono ma sappiamo esserci.
Si tratta di un comico comunque, anche se "impegnato", a mio avviso nel senso piu' elevato del termine, nel modo piu' difficile per farlo. Chapeau. :tiphat: