Mi e' piaciuto il video e ne condivido in pieno il senso. :polliceu:
Non sono cose nuove, la storia di di lorenzo (e consorte,,,) io la ricordo bene, ero gia' adulto e vaccinato all'epoca.
E' davvero incredibile quanto siano riusciti a narcotizzare interi popoli che sono incapaci di qualsiasi reazione pur essendo probabilmente ancora in grado di comprendere, non tutti e purtroppo sempre meno.
Leggiamo, ci informiamo ci inquietiamo ma non andiamo quasi mai molto oltre.
Fagocitiamo tutto e ci abituiamo a tutto.
Azzeriamo la nostra memoria storica, anche quella piu' recente e continuiamo quando il caso a nutrirci di capi espiatori che sono sempre li, pronti a pagare, ad essere sacrificati accreditati di poteri e responsabilita' sempre ben lontane dalla realta', per non intaccare un sistema che sembra vivere di luce propria quasi non fosse dipendente da volonta' umana.
Non e' cosi', solo che e' da ricercare altrove, non nell'albero che dopo tanta fatica spesa ci viene fatto cadere davanti quanto nella foresta che sta dietro e che nessuno vuole realmente vedere.
Io si, io sono un cazzo di complottista. :wallbash:
C'è limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù.
Quel limite è stato raggiunto. La pazienza è finita!
03-05-20, 16:14
moran
forse e' il caso di avere un po' di pazienza.
Per la storia del vaccino mi trovi sostanzialmente d'accordo, bill gates non e' s.francesco, e gli enormi interessi,credo non solo economici generano per forza quel genere di cose, comunque per non uscire troppo dal seminato...
Il plasma iperimmune è una componente del sangue dei pazienti guariti dal Covid-19, particolarmente ricca di anticorpi specificamente diretti contro il virus: viene prelevato dal donatore e raccolto mediante un separatore cellulare, con una procedura che dura circa 35-40 min. «Da un soggetto che dona 600 ml di plasma iperimmune otteniamo due “proiettili” da dare a due pazienti» spiega il dottor Cesare Perotti, direttore di immunoematologia del San Matteo. Il protocollo è sicuro: il prodotto viene controllato dal centro nazionale sangue. «In Lombardia – spiega il servizio diffuso dalla Regione – le 120 sacche infuse a 52 pazienti, non ancora in rianimazione, stanno dando ottime speranze».
Fontana “benedice”
Il primo a congratularsi con l’IRCCS San Matteo di Pavia è il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: «La Lombardia lavora a questo. Risposte concrete». Così Fontana sintetizza la scoperta dei ricercatori di Pavia: «In molti casi consente di evitare ai pazienti la rianimazione e, sapendo quanto sia dura, questo è già un incredibile traguardo contro il maledetto Covid – dichiara il governatore – un protocollo predisposto dal servizio di Immunoematologia e Medicina trasfusionale del San Matteo, in collaborazione con le strutture di Mantova e Lodi, nonché dall’Azienda ospedaliera universitaria di Padova. Sviluppata in Lombardia e già esportata negli Stati Uniti, dove si sta applicando in 116 centri universitari. La cura si sviluppa in abbinamento al test sierologico, sempre del San Matteo di Pavia, che, oltre a dirti se hai o non hai gli anticorpi, ne analizza la quantità presente nel tuo sangue definendo se tu possa diventare donatore del prezioso Plasma con un’alta presenza di anticorpi».
04-05-20, 14:14
Gam
Dopo aver beccato il maledetto e dopo che lo ha beccato anche mamma’ (sana, giovane, ma non più una ragazzina) ne avrei veramente tante da dire, probabilmente lo zio @moran sarebbe costretto a bannarmi, vedo però dall’ultimo video che il direttore sta evolvendo per l’ennesima volta, la vena comica non l’avevamo ancora vista. Prossimo step è la politica. Si scherza, dai eh!
Resta il fatto che la notizia sul plasma anche se abbastanza diffusa non viene enfatizzata come farebbero per molte altre cose meno importanti e con la meta' dell'impatto mediatico.
Sicuramente si tratta di una svolta, non ci sono state controindicazioni in nessun caso a meno che siano state occultate e non credo, e la percentuale di successo e' vicina al 100%.
Qualche domanda sarebbe opportuno cominciare a farsela.:icon_twisted2:
06-05-20, 13:32
ecko
A proposito di complottismo... :wink21:
09-05-20, 23:26
IlPeps
Qualcosa sul plasma si sta cominciando a muovere, non potevano non farlo, stava facendo troppo scalpore questa situazione, se ne parlava e se ne parla parecchio sui social, fosse stato un altro periodo sarebbe stata una notizia passata in sordina, ma al giorno d'oggi è difficile insabbiare certe cose http://www.tg2.rai.it/dl/RaiTV/progr...7f-tg2.html#p=yes
Leggo questo editoriale sulla Gazzetta. Ho letto nei giorni scorsi articoli molto critici, come quello della Selvaggia Lucarelli, alla quale per tre volte ho negato una intervista (come testimoniano i nostri rapporti epistolari via wa), oggi quello del Dottor Boldrini. Pregherei sempre una attenta lettura degli eventi.
Inizia la invincibile pandemia da COVID19. L’Ospedale è attonito. La città piegata. I morti non si contano. C’è bisogno di riavvicinare il nostro Ospedale ai cittadini. C’è necessità di serenità. Facebook mi ha aiutato. Un’ opera impegnativa. Crescono i cittadini che aspettano buone nuove. Che amano venire a contatto coi professionisti.
Poi arriva il plasma convalescente. Abbiamo l’impressione che funzioni. In un oceano di armi spuntate, c’è un’arma che colpisce al cuore del virus Lo proviamo a dire. Nessuno ci si fila. Che fare? Iniziò ad urlare. Attaccare. Con l’unico obiettivo di far passare uno schema di trattamento. Democratico. Che ci aiuti. Silenzio assordante dei media. Arrivano pochi secondi a DiMartedi. Poi Petrolio, 6 minuti. Qualcosa si muove. Alcuni virologi ci deridono. Alcuni infettivologi, in piena guerra mondiale, chiedono regole non valide per altri trattamenti. Nessun intervento della politica. Nessuno. Balle a non finire. Il plasma non è sicuro. Avis nazionale rincara. Grande dolore. Il plasma costa tanto. Il plasma contamina. E poi ancora. Serve un prodotto di sintesi. Serve il vaccino. Nessuno parla di plasma. Da noi funziona. Così riscendo in campo. Mettendo a repentaglio la mia amata privacy. Prima andavo su FB solo per qualche giro in MTB con Elena & C. Lavoro 18 ore. Poi parlo su FB. Rispondo alle critiche. Arriva RadioRadio, poi le Iene, poi Bianca Berlinguer. Poi Vespa a Porta a Porta. Ove l’incontro critico con Ippolito costringe il conduttore a sbattermi fuori dalla trasmissione. Ma si inizia a parlare di plasma. La gente oramai ne è a conoscenza. La Regione Lombardia se ne accorge. Il silenzio. Due giorni di meditazione. Un silenzioso silenzio. Apoteosi. Di pazienti, colleghi, giornalisti. Teorie del complotto. Contro la mia ASST. Che amo quanto casa mia. Critiche da colleghi. Ritorno. Ma decido di non parlare di plasma. La “mia gente” si tranquillizza. E il plasma plasma prosegue il suo cammino. Chiamano ONU, USA, Consolati, Università. Rifiuto, nel totale silenzio e nella disperazione di mia moglie, che mi aiuta col telefono, a centinaia di richieste di interviste. “Sono in silenzio”. Giù critiche. Ma il plasma vola. Arriva la politica. Anche illuminata, se vogliamo. Ovvero quella locale. Per una parte orribile. Mi definiscono demente. Il DiBella mantovano. Un disadattato, insomma. Ci sta. Non mi importa. Con la politica ho chiuso da quando sono il Primario di tutti. Non ho tessere da anni. E dopo questo spettacolo, sono contento di non avere la tessera di questo PD. Denaturato. Privo di ogni rispetto. Ma il plasma vola. Mi vedo ugualmente in televisione. Ma io mi nego. Ed Elena Miglioli, la nostra addetta stampa, è disperata. Mi nego. Sette volte a Porta a Porta. Non so in quanti lo avrebbero fatto. Finalmente mi chiamano colleghi. “Giuseppe, ho trattato questo, quello, quell’altro”. I pazienti stanno meglio. Spingo questi illuminati colleghi a pubblicare. Senza il mio nome però. Il plasma vola. Padova usa il nostro protocollo. Undici pazienti. Risultati buoni. Parte Bergamo. Con una metodica che non approvo. Sto in silenzio. Ma parte. Ok. E poi Veneto, Cosenza, Catanzaro. Si muovono Sindaci. Regioni intere. Finalmente. Io chiuso in casa. Posto il meraviglioso libro di Francesco e lavoro intensamente sul Centro di Ricerca. Ma tutti parlano ancora di me. Arriva l’audizione in Senato. In Commissione Europea. Bentornata buona politica. Non dico nulla. Altri lo fanno per me. Oggi decine di pazienti gravi vivono grazie al plasma. Un po’ della loro vita è anche mia. Anche de Le Iene, che ci hanno messo la faccia. Dei donatori. Che amo. Tutti. Indistintamente. Quasi fossimo un corpo unico. Muore il Dottor Nicolini. Muore Angelo Bignotti, padre di un amico. Carissimo. Mi costa tanto. Nessun post. Nessuna strumentalizzazione. Non ne hanno bisogno, questi Giganti. Io, rispetto a loro, sono una formica. Ne sono conscio. Ma sono anche conscio che se non avessi fatto tutto questo, oggi il plasma sarebbe in cantina.
PS: dopo un grandissimo “tra-Viale-vaglio”, anche l’Emilia ha ceduto. Ti aspettiamo Lazio. Zingaretti batti un colpo.
PS: dopo la fine del mio silenzio, privilegerò quelle testate giornalistiche serie. Che mi hanno aiutato. Non sono una star. Non lo voglio diventare. Resto oggi quello che ero ieri. Il Primario della mia PneumoUtir.