Addio ai test sugli animali! 3R Pisa!
Addio ai test sugli animali, a Pisa nasce il centro 3R per la sperimentazione responsabile e alternativa
Un impegno concreto per la sperimentazione animale responsabile e per metodi alternativi all’uso degli animali. È nato il Centro interuniversitario per la promozione dei principi delle 3R nella didattica e nella ricerca (Centro 3R), presentato come una «novità assoluta nel panorama accademico italiano», frutto dell’impegno delle università di Pisa e di Genova.
Il Centro 3R è un’infrastruttura che si prefigge di avviare un processo di sensibilizzazione di studenti, ricercatori e docenti alla sperimentazione responsabile e ai metodi alternativi all’uso degli animali, in ottemperanza alla direttiva Ue 2010/63 sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici (recepita in Italia con il D.Lgs. 26 del 4 marzo 2014).
L’inaugurazione del Centro 3R, che non ha una sede fisica (quella amministrativa è presso il Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa), è stata ospitata al Centro congressi delle Benedettine a Pisa. 3R è l’acronimo di Replacement (sostituzione delle sperimentazioni sugli animali con metodi alternativi ogni qual volta questo sia possibile), Reduction (riduzione al minimo indispensabile del numero di animali utilizzati) e Refinement (continuo perfezionamento dei metodi impiegati allo scopo di ridurre la sofferenza degli animali).
«La direttiva europea stabilisce che gli Stati membri assicurino che, ove possibile, un metodo o una strategia di sperimentazione scientificamente soddisfacente che non comporti l’uso di animali vivi, possa essere utilizzato in sostituzione di una procedura sugli animali - spiega Arti Ahluwalia, direttrice del Centro 3R e responsabile per l’Università di Pisa- L’implementazione del D.Lgs. 26 richiede uno sforzo per la diffusione di informazione e formazione, in un contesto che possa favorire lo sviluppo di tecnologie sempre più adeguate per studi scientificamente validi».
«Il coinvolgimento dei giovani ricercatori è fondamentale nella sperimentazione di nuovi sistemi in vitro, in vivo e in silico - sottolinea Anna Maria Bassi, vice direttrice del Centro 3R e responsabile per l’Università di Genova - per garantire la salute umana e animale, e per la tutela dell’ecosistema. Tutto ciò richiede una cooperazione nazionale e internazionale, perché solo dal confronto con altre realtà si possono conseguire più rapidamente risultati utili in linea con gli obiettivi di ricerca prefissati. In altre parole, bisogna educare i giovani ad avere una mentalità aperta alle innovazioni».
«Il centro si farà promotore di iniziative per istituire nuovi corsi che mirino a formare una nuova generazione di scienziati maggiormente responsabili - aggiunge Paolo Milazzo, docente del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa e membro del Comitato scientifico-didattico -. I corsi saranno incentrati sui principi delle 3R e sui nuovi metodi sperimentali e computazionali che possano sostituire la sperimentazione sugli animali o ridurre il numero di animali necessari negli esperimenti. È fondamentale assicurare il trasferimento tecnologico verso il mondo accademico e le imprese, con l’elaborazione di progetti di ricerca e sviluppo congiunti su tematiche legate alle 3R. Il centro promuoverà questo tipo di progetti e si occuperà di diffondere le conoscenze e le migliori pratiche sulle 3R a livello nazionale». Complessivamente, 60 docenti e ricercatori delle due università coinvolte hanno scelto di aderire al Centro 3R fin dalla sua nascita.
http://www.lastampa.it/2018/03/18/so...4H/pagina.html