Sono qui con al mio fianco il telefono, ad aspettare una chiamata della mia Assistente Sociale.... perché?!? Perché Mercoledì 25, avevo un appuntamento, atteso da tanto, per il maledetto esame del capello!
Spiego!
È da Aprile di quest'anno che sono in ballo per via del sequestro di ben 836mg di Hashish (dannato criminale!), e sono dovuto andare al SerT x esami delle urine con "gran Finale" di esame del capello. Mercoledì finalmente arriva il gran giorno che dovrebbe segnare la fine della mia Passione
, mi presento al Sert in orario e quando sono davanti all'infermiera che dovrebbe effettuare il prelievo, chiedo di conoscere la procedura con cui verranno inviati i campioni prelevati al laboratorio... mi dice a grandi linee quel che mi interessa sapere, ma mi solleva un dubbio che subito le espongo. I campioni vengono mandati al laboratorio contrassegnati con: nome, cognome e data di nascita!
Faccio presente che non mi sembra corretto, per la privacy dell'utente, un simile modo di contrassegnare i campioni, che essendo un datato frequentatore di SerT é la prima volta che mi capita di vedere un simile metodo. Nelle precedenti occasioni, in altri SerT, i campioni venivano contrassegnati con un "anonimo" codice a barre che garantiva l'anonimato dell'utente.
Dato che la procedura mi pare non regolare, chiedo di poter fotografare i moduli e le etichettature dei campioni, "a garanzia della mia persona giuridica". Apriti Cielo!!! Scatta l'isteria collettiva del personale, che si rifiuta di eseguire l'esame se faccio foto! Gli spiego che non mi interessano i loro volti, ma solo le immagini dei moduli e delle eventuali etichette.... niente da fare! Chiamano la dottoressa, completamente nel panico, come se fosse l'intervento delle Forze Speciali! Quella arriva tutta trafelata e con fare sbrigativo mi dice che se la modalità con cui loro fanno le cose non mi piace, posso andare a richiedere l'esame privatamente, oppure dichiaro di non volermi sottoporre allo stesso con le conseguenze amministrative del caso!!!
Intorno a me, tre infermiere danno fuori da matto e non smettono di starnazzare tutte assieme come galline in acido.
Mantengo la calma e provo a spiegarmi: non vedo il motivo di tanta agitazione se un utente rileva delle irregolarità e le fa notare, volendo al contempo documentarle. Se tutto è in regola, allora sarò io ad aver perso tempo ed energie, oltre ad aver fatto una figuraccia da paranoico....
Niente, l'infermiera si rifiuta di effettuare il prelievo, dicendo di non voler firmare i moduli per paura di essere coinvolta in qualcosa (coda di paglia?!?).
Ripeto e faccio notare alla dottoressa, che io sono disposto a sottopormi al prelievo, è l'infermiera che si rifiuta di eseguirlo...
...ancora niente da fare, l'esame salta ed io devo tornare il giorno dopo a parlare con il medico responsabile del servizio...
Mattina dopo, arrivo alle 08.00 (ora indicatami) per parlare con il responsabile, ma lui è appena uscito per andare a "prendere la macchina". Aspetto! 45 minuti dopo arriva, ma con un altro utente al seguito, a me tocca aspettare ancora.
Finalmente si libera, entro nell'ufficio ed inizio a spiegargli l'accaduto e le motivazioni dello stesso, lui ascolta cortesemente e poi mi spiega che i campioni vengono mandati al laboratorio in quella forma perchè tanto i laboratori sono interni all'ASL e quindi non c'è violazione della privacy.
Mi faccio andar bene la spiegazione (poco convinto della sua validità) e cerco di ottenere di rifare l'esame subito (ci vogliono 5 minuti per prelevare i capelli necessari!). Mi risponde che c'è fila e che è necessario prendere un nuovo appuntamento!
Nuovo appuntamento il 3 Novembre!
Ma perchè, per far valere i propri diritti in questo paese tragicomico, bisogna ritrovarsi per forza a 90°!!!![]()