Hunter Doherty "Patch" Adams (Washington, 28 maggio 1945) è un medico statunitense, attivista sociale, cittadino diplomatico e scrittore. Ha fondato il Gesundheit! Institute nel 1971. Ogni anno organizza gruppi di volontari, provenienti da tutto il mondo, per recarsi presso vari ospedali di diversi Paesi del mondo, travestiti da clown, con l'obiettivo di far riscoprire l'umorismo agli orfani e agli ammalati. È generalmente riconosciuto come l'ideatore di una terapia olistica molto particolare: quella del sorriso, anche nota come clownterapia.
La fase giovanile e l’amore per la scienza
Patch Adams è nato il 28 maggio 1945 a Washington D.C.. A causa dei trasferimenti del padre, ufficiale dell’Esercito degli Stati Uniti, però, lui e la sua famiglia si spostavano di continuo: visse in Germania per sette anni, in Giappone per tre, in Texas e Oklahoma e in molti altri posti per periodi più brevi. In Germania frequentò le medie dove partecipò a varie competizioni scientifiche: in una prima competizione era impegnato a dissezionare una rana; in una seconda a mantenere in vita un cuore pulsante in una soluzione di Ringer lattato, una sostanza fisiologicamente simile al sangue; il terzo anno, determinato a riuscire a vincere la gara della "Fiera Europea delle Scienze", creò un progetto sbalorditivo: stava studiando infatti in quell’anno la gibberellina, un ormone vegetale che avrebbe potuto far crescere cavoli alti quattro metri e far arrivare a maturazione le piante in tempi notevolmente più rapidi. Aveva letto del progetto in una rivista scientifica e sapeva che in Germania si era lavorato pochissimo con questo ormone. Decise, così, di scegliere quest’argomento, non per suo interesse, quanto per impressionare i giudici. La strategia ebbe il successo sperato. Vinse il primo premio per le scienze biologiche con il progetto chiamato “L’effetto della gibberellina sulle coltivazioni intensive”.[1] Iniziò anche lo studio appassionato di chimica e matematica: difatti era solito entrare nelle farmacie per comprare ingredienti chimici e qualsiasi strumento da laboratorio che gli permettessero di fare tutti i tipi di esperimento nel suo laboratorio personale. Era anche solito sezionare animali e analizzare miscugli chimici per valutarne gli effetti.
Una serie di sfortunati eventi
Tutto un tratto la sua vita cambiò: suo padre, malato di cuore, anche per le devastanti esperienze di guerra, morì per un infarto quando Adams aveva appena 16 anni. Questa perdita lo segnò moltissimo anche perché nell’ultima settimana di vita aveva avuto finalmente modo di avvicinarsi al padre dopo che questi per anni era stata una figura assente nella sua vita..
« Non appena io e mio padre eravamo diventati amici lo persi.[2] »
Con la madre e il fratello si trasferì in Virginia del Nord e seguirono i 3 anni più tumultuosi della sua vita. Per un breve periodo di tempo furono ospitati da uno zio che divenne il suo surrogato di padre. Divenne un alunno ribelle e un anticonformista: scriveva articoli contro la segregazione, l’ipocrisia religiosa e la guerra ma non riuscendo ad esprimere veramente ciò che lo affliggeva, divenne sempre più introverso e insicuro
« non mi dava più conforto la religione, che sentivo ipocrita … né la scienza e la ragione che erano state il mio conforto nel passato.[3] »
Seguirono una serie di dolorose esperienze: si ammalò di ulcera, che i medici sbagliarono a curare; la ragazza di cui era innamorato, Donna, lo lasciò; lo zio si suicidò. Tutto ciò contribuì a far precipitare il suo già instabile equilibrio interiore. Pensò di togliersi la vita: una volta prese 20 aspirine, un'altra pensò di saltare giù da un precipizio. Ma il desiderio della morte non era poi così tanto maturo, tanto che tornò dalla madre alla quale disse:
« Ho provato a uccidermi. È meglio che mi ricoveri in un ospedale psichiatrico[4] »
Il risveglio spirituale al potere dell’amore
Il soggiorno di due settimane nel reparto psichiatrico di Fairfax fu il giro di boa della sua vita. La guarigione ma soprattutto la sua apertura alla vita furono dovute non tanto ai medici, quanto alla famiglia, agli amici e soprattutto all’incontro con Rudy, suo compagno di stanza, sofferente di una solitudine che egli non avrebbe mai sognato potesse esistere e che al confronto faceva sembrare futile il suo dolore. Comprese di essere sempre stato circondato dall’amore, ma che non aveva lasciato che questo influisse su di lui[5]. Comprese anche che le persone supposte “pazze” rispondevano semplicemente alla complessità della vita con paura, rabbia, tristezza e disperazione e che avevano solo bisogno di attenzione e amore. Per la prima volta, per un caso fortuito, si rese conto di essere in grado di aiutare chi soffre senza ricorrere ai farmaci, ma semplicemente ricorrendo a terapie ludiche. Fece superare a Rudy la sua fobia per gli scoiattoli, che addirittura non gli permetteva di andare al bagno, improvvisando una guerra immaginaria contro “quelle tremende bestioline”[6]. Ecco quindi che il sorriso, la spensieratezza rappresentano la ricetta più genuina per iniziare un processo di guarigione molto più efficace di qualsiasi terapia accreditata dalle riviste scientifiche più note, ma spesso mal sopportate dal paziente. Era importante quindi creare in primis un rapporto medico-paziente basato sull'allegria e la complicità. Decise così di ampliare le sue conoscenze sulla vita per una vita felice: lesse libri che trattavano della felicità e dell’amicizia; contattò, fingendosi uno studente di sociologia o un artista, numerose persone con le quali instaurava conversazioni per conoscere la loro storia:
« divenni un esploratore dei continenti dell’esperienza e del divertimento facendo ricerca nel laboratorio dell’umanità[7] »
Uno studente sui generis
Dopo aver lasciato l’ospedale, decise di entrare a medicina per il suo desiderio di “servire”; la riacquistata fiducia in se stesso aveva maturato in lui la voglia di cambiare il mondo. La sua divenne una vocazione, una missione proiettata verso il prossimo e decise di iscriversi al Medical College in Virginia ma stravolse un’intera istituzione storica. Furono, infatti, anni difficili perché l'ambiente accademico rigoroso di quel tempo, non accettava il modo rivoluzionario con cui Patch intendeva curare i pazienti: si infiltrava tra i reparti senza alcuna autorizzazione già dal primo anno di università (pratica riservata solo agli studenti dal terzo anno di medicina) per stare vicino a dei malati terminali o bambini in gravi condizioni di salute, presentandosi sempre in modo comico e originale. Tale concezione stravolse alcuni dei concetti cardine della medicina occidentale moderna, rendendo Patch Adams un personaggio rivoluzionario e scomodo che si contrapponeva, in maniera forte, alla medicina tradizionale. Venne accusato di “troppa allegria” e minacciato di espulsione. Di fronte alla commissione che doveva giudicare il suo caso, Patch Adams pronunciò un discorso che lo ha reso celebre per i suoi contenuti e ispiratore di molte teorie di medicina olistica. Ottenne la laurea nel 1971. Sposò nel 1975 Linda Edquist una volontaria della clinica al Virginia Commonwealt University, conosciuta durante l’ultimo anno di medicina. Ebbe due figli ma divorzierà nel 1998.[8].