credo che questa sentenza resterà nella storia.
Che ne pensate?
credo che questa sentenza resterà nella storia.
Che ne pensate?
Storico sarebbe vederlo, per i danni che ha fatto alla società italiana, appeso a Milano in piazzale Loreto!!!![]()
(cit. F. De Andrè)
Per strada tante facce non hanno un bel colore,
qui chi non terrorizza si ammala di terrore,
c'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo,
io sono d'un altro avviso,son bombarolo! Hidden Content Hidden Content Hidden Content
speriamo che sia un precursore ......
http://www.youtube.com/watch?v=h0uwff7wtOc
Non gli faranno un cazzo alle fine,prepariamoci a grazie o decreti lampo.
...prepariamoci alla piazza!![]()
(cit. F. De Andrè)
Per strada tante facce non hanno un bel colore,
qui chi non terrorizza si ammala di terrore,
c'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo,
io sono d'un altro avviso,son bombarolo! Hidden Content Hidden Content Hidden Content
Mmmmh, se lo condannano, Pdl in rivolta, milioni di persone in fanfara contro il comunismo, botte da orbi tra i media, cade il governo, eccetera eccetera. E futuro incerto.
Se non lo facessero, perdita totale di credibilità dello Stato, impaurito, assalto finale alla Costituzione, con milioni di pecore ringalluzzite. E futuro incerto.
Insomma, per me, qualsiasi cosa succeda al "povero Silvio", non cambierà l'essenza delle cose:
la Crisi è sistemica, globale, e soprattutto, dentro ogni essere umano "globalizzato", che sente affiorare la consapevolezza, di qualcosa che non va, del sistema che vacilla, e che sta per crollare.
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"Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep
Ragazzi condannare penalmente una persona solo perché non la si sopporta o perché le si addebitano colpe (specifiche o generiche), che, comunque, non hanno a che fare con il processo in cui egli è inquisito, non mi sembra un principio molto civile.
Fatta la premessa che nessuno di noi conosce gli atti del fascicolo e questo costituisce un limite invalicabile, che ci impedisce di dire se debba essere condannato oppure assolto, prepariamoci ad accettare la sentenza che verrà emessa, qualunque essa sia, senza dietrologie.
La sorte processuale di Mr. B. non va decisa sulla base della sua simpatia o della sua antipatia politica o sociale.
Ritengo, inoltre, che sia troppo facile essere garantisti solo quando le questioni ci toccano da vicino o riguardano temi che ci interessano.
Invocare la condanna di Mr. B. (che neanche a me è troppo simpatico), vestendo i panni dei giustizialisti, sol perché si appartiene ad una posizione politica diversa ed antagonista rispetto alla sua, non è giusto.
Io sono sempre garantista e solo a maggior ragione verso chi non la pensa come me, non dimenticando mai che i processi penali nonostante tutto sono ancora momenti di serietà di questo Stato.
Se non comprendiamo queste elementari regole, non possiamo crescere.
E lasciamo perdere i paragoni con P.le Loreto, sennò quando ci pacificheremo? Mai.
Perchè mai dovremmo accettare in modo acritico ogni sentenza emessa?
Io non faccio parte e non influenzo direttamente ne il sistema giudiziario ne quello esecutivo dello Stato; se posso criticare l'applicazione del potere legislativo (su cui posso incidere con il voto), non vedo perchè non potrei farlo con gli altri due poteri dello Stato.
Il parlamento legifera male, spesso i giudici giudicano male e quasi sempre la polizia attua peggio.
L'esistenza stessa di questo forum è determinata dal fatto che esistono leggi e sentenze ingiuste. Dovremmo accettarle e rassegnarci?
"Cercando le parole si trovano i pensieri"
Joseph Joubert, Pensieri, 1838
Vedete il problema è proprio quello di come in Italia si accettano le sentenze.
In primo luogo tutti vogliono discutere anche di questioni (di fatto e di diritto) che spesso ignorano nei particolari anche più evidente. Siamo tutti allenatori, siamo tutti giudici.
In secondo luogo, tutti coloro che intervengono giudicano la decisione sulla base del rapporto che hanno con il destinatario della sentenza (simpatia od antipatia). Se l'imputato è della mia parte è - a fortiori - innocente, se non lo è, naturalmente, è colpevole.
In terzo luogo, tutti coloro che intervengono, spesso parlano sulla base di pregiudizi da cortile (ad esempio ho sentito fare commenti assurdi e stupidi sul fatto che la Cassazione abbia differito la camera di consiglio, quasi che un giorno in più significhi un vantaggio per la difesa). La dietrologia è all'ordine del giorno, anche quando non ve ne è ragione.
In quarto luogo, tutti coloro che intervengono, richiamano luoghi comuni infondati. Mi permetto di osservare da avvocato che difende spesso "poveri diavoli" che, ad esempio, la scelta di ridurre la prescrizione non è poi così peregrina e dovrebbe indurre gli inquirenti a muoversi con maggiore lena. Chi di voi è caduto nell'ingranaggio della giustizia penale, sa perfettamente che la lungaggine dei tempi non è mai conseguenza della difesa, bensì della disorganizzazione dell'accusa. Mr. B. (che non mi piace e continua a non piacermi) avrà tratto dei vantaggi, ma non vi dice nulla il fatto che tutti quei cittadini che hanno visto i loro processi ottenere un'accelerazione, uscendo da un tritacarne infernale?
Il valore di una legge è dato dalla sua possibilità di essere utilizzata dai cittadini normali e non solo dai potenti di turno.
Qualunque sarà la sentenza dobbiamo rispettarla, soprattutto se abbiamo la prova che sia stata emessa nel rispetto delle leggi vigenti, e la Cassazione opera istituzionalmente questo controllo di legittimità.
Non riduciamo la giustizia (già quasi alla bancarotta) ad un argomento da bar sport, per favore.
Ha ragione da vendere caro Avvocato. Lei che frequenta per lavoro le aule di giustizia ne sa sicuramente più di tutti noi. E io mi fido della sua opinione. Mi permetta un appunto però. Se siamo arrivati al punto di avere un Giustizia così malridotta e delegittimata, una grandissima parte di colpa ce l'ha il Berlusca. Non sono Travaglio e pertanto non sono così informato, ma credo di non sbagliarmi a dire che e' per colpa sua se in questi vent'anni abbiamo visto: leggi ad personam (Lodo Alfano,ex-Cirielli,etc.) cancellazione di reati (p.e. falso in bilancio), depenalizzazione di altri (tipo la corruzione), diminuzione dei tempi di prescrizione (in se magari buona cosa ma inevitabilmente percepita come fatta su misura per il Berlusca), attacchi frontali (magistratura cancro d'Italia), occupazione di tribunale da parte di deputati e senatori. Sicuramente e qui penso sarà d'accordo con me, la sola presenza di Berlusconi in politica ha creato una frattura fra i due poteri e inquinato tutto. Anche se una cosa fosse fatta a fin di bene e assolutamente positiva per la gestione della Giustizia e per tutti noi, il semplice fatto che ci sia di mezzo Berlusconi ne cambia la prospettiva e il giudizio della pubblica opinione. Me ne accorgo su di me.
Se in questi vent'anni non ci fosse stato Berlusconi sicuramente staremmo tutti meglio, perchè ruota tutto intorno alla sua figura. Non si possono fare riforme di nessun tipo in quanto ci sono sempre i suoi interessi di mezzo. Non dimentichiamoci che, per ammissione dello stesso Confalonieri, Finivest era indebitata fino al collo e Berlusconi scese in politica per salvare se stesso e le sue aziende, mica il "paese che amo". Per non parlare poi della rumenta che ha portato in Parlamento (troie, buzzurri, analfabeti, mafiosi e camorristi - me ne trovi uno che si salva).
C'è poi da dire che il Pdmenoelle (Grillo docet) ha sempre giocato di sponda con Silvio, facendo finta di opporsi ma garantendogli viceversa l' impunità e gli affari (vedi discorso di Violante alla camera). Anzi ha approfittato delle stesse leggi che la pubblica opinione pensa siano state fatte solo per Berlusconi (vedi la prescrizione per Penati).
Morale: se da una parte abbiamo il peggior personaggio politico degli ultimi 150 anni, dall'altra abbiamo la peggior opposizione di sempre. Come se ne esce? Per me sarà sempre peggio. E il perchè ce lo disse Gaber: "io non ho paura di Berlusconi in se', ma del berlusconi che c'e' in me".
Ultima modifica di rolando; 01-08-13 alle 13:49