Il 26 aprile (non a caso il giorno dopo la festa della Liberazione), mi reco all'ennesimo processo che mi vede imputata del vecchio art 73. E che palle sta Operazione Foglia che ci vorrebbe tutti spaccini.... Entro in tribunale, solita aula, stessa aria fritta, stesse facce. Scorgo pure le facce di coloro che mi han perquisito casa in quel torrido 28 luglio. Mi guardano con superiorità e naturalmente non rispondono al mio saluto. Non siamo dello stesso ceto? Bhà ... fanculo a loro e a chi li ha mandati. Ero convocata per le 9, ma sarò appena la terza imputata così seguo i due processi precedenti ai miei e mi guardo in giro per l'aula chiedendomi se mai fossi l'unica del giorno ad esser giudicata per quel tipo di \"reato\". Intanto l'ispettore della polpost si avvicina al mio avvocato e chiede se può vedere gli atti che mi riguardano... \"Perchè mai dovrebbe guardare la mia documentazione quando ha mezzi e modi per potersene informare privatamente?\" così il mio avvocato gli dà scacco e quello torna a sedersi con una smorfia che non saprei definire ma sembrava molto a quella di un \"pesce lesso\"
Finalmente è la mia volta. Questo credevo sentendo menzionare il mio nome e cognome e invece... meraviglia delle meraviglie il processo è stato fatto agli inquirenti invece che agli inquisiti. Dopo che i due (dei 4 intervenuti in casa mia), fanno la loro deposizione, parte una serie di domande sia da parte del pm che da parte del mio avvocato. Loro han dichiarato di aver sequestrato solo piante mentre sul verbale di sequestro (e chi l'ha letto lo sa), tra le tante vocine appare una che dice: Un contenitore in vetro, con tappo rosso, contenente cime di MARIUOANA SECCA. Questo quantitativo non precisato ora sembra svanito nel nulla. Appare solo nel verbale di sequestro e in nessun altro documento e i due ne devono rispondere... Nessuno ne sa nulla. Cadono dalle nuvole. Sono imbarazzatissimi. L'udienza viene rinviata al 15 giugno con evidente disappunto del pm e del giudice stesso che chiede un processo a porte chiuse. L'udienza è tolta.
Dal pubblico presente si alzano una decina di ragazzi e applaudono fragorosamente. Godo con tutta me stessa anche se il gruppo viene subito chiamato all'ordine. Scambio due parole con l'avvocato e me ne vado baldanzosa (molto baldanzosa). Uscendo incontro il pesce lesso e ho una forte tentazione di chiedere \"Buona la mia ganja cumpà ?\", ma riesco a trattenermi, accelero il passo, lo sorpasso urtandolo volutamente e dico \"Ops.... chiedo scusa. Una svista... può capitare...\" Sorriso da bastarda e via! :-D