Hanno proprio ragione gli Afterhours in una canzone di qualche anno fa. Mi spiego: sono un bottegaio come tanti, con la mia compagna veniamo dai banchetti del mercato. Quando dalla strada passi ad un negozio cambia qualcosa ma non tutto. La cosa più importante è il rapporto con il pubblico. Abbiamo deciso di vendere i prodotti ad un prezzo abbastanza euo rispetto ad altri (ovvio che ci guadagnamo), trattiamo bene i clienti (tanta gente che viene da fuori dice che finalmente ha trovato dei fiorentini gentili), non opprimiamo le persone (nel senso che non vogliamo vendere per forza ma cerchiamo di metterle a proprio agio lasciandoli guardare, toccare ecc.) ma dovremmo chiudere a chiave tutta la merce perchè rubare sembra sia diventato lo sport preferito dei ragazzi (tra l'altro italiani e non stranieri come sembra siano da tanti giornali e tg i ladri in Italia). Che palle non li sopporto più, ci viene voglia di chiudere baracca e burattini e mandarli tutti a farsi fottere. Il bello è che poi c'è la gente che ci fa venire voglia di continuare e tra questa magari ci sono anche loro che ci prendono per il culo. E' vero, su tanti giovani d'oggi mi viene la voglia di scatarrarci su. In compenso, quando li becco mi vendico, quello che desideravano così tanto da fregarlo lo pagano il doppio. Però come dicevo prima, che palle; mi piacerebbe avere un negozio aperto dove tutti possono toccare, ma qui non è proprio possibile. Comunque come disse Fabio Filzi, tiremm'innanz. Scusate lo sfogo ma ne avevo bisogno[addsig]