Dopo le parole di Renzi, che ha liquidato la questione della legalizzazione della cannabis come «non all’ordine del giorno», molti esponenti dell’Intergruppo per la legalizzazione, a partire da Benedetto Della[Continua...]
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Dopo le parole di Renzi, che ha liquidato la questione della legalizzazione della cannabis come «non all’ordine del giorno», molti esponenti dell’Intergruppo per la legalizzazione, a partire da Benedetto Della[Continua...]
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Che rabbia![]()
” Il più grande rischio è: NON PRENDERSI NESSUN RISCHIO ”
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Che dire … io sono pienamente concorde con l’analisi di Dolce Vita. Come detto in altro topic le proposte mi sanno di pura utopia, capisco perfettamente il perché della proposta popolare da un punto di vista costituzionale, ma di proposte del genere ne sono pieni gli scantinati di Palazzo Chigi.
Stiamo purtroppo sprecando un’occasione di riflessione per inseguire un’utopia, (come l’illusione di un mondo senza droghe) mentre la repressione non si ferma e fa danni con costi sociali importanti di cui un giorno se ne laveranno tutti le mani, i criminali festeggiano, tanto loro non ci perdono davvero nulla casomai hanno solo da guadagnarci dal reato penale della coltivazione di una pianta e dalla non punibilità del cliente del mercato illegale.
Bisogna però rendersi conto che la legalizzazione è l’antitesi della repressione, e che nel mezzo ci sono tante possibilità, veramente basterebbero due righe per permettere la coltivazione domestica, per migliorare e non di poco la nostra situazione, e peggiorare quella dei criminali.
Per farlo dobbiamo fare leva su una semplice conclusione, chi è contrario alla coltivazione personale domestica, sostiene consapevolmente o no le organizzazioni criminali.
Ultima modifica di theGrowers; 11-05-16 alle 23:01