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Discussione: Cannabis: an apology

  1. #11
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    Guardate l'independent, storico giornale della \"sinistra\" inglese: dopo essere stato a lungo promotore di iniziative... adesso ha un po' cambiato opinione : Si scusano...

  2. #12
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    risolviamo il problema dell'afghanistan...esportiamo le colture !!
    :-] :-]

    se c'ho tempo posterò un articolo che chiamerò..

    NOT SO INDIPENDENT... ;-)

    i ragazzi si scordano che se veramente esistesse una cannabis 25 volte più forte di quella degli anni '/0...basterebbe metterne meno nel joint...

    ahhh sti giornalisti...sto sentendo cose orribili ai TG...secondo loro la tabella fissa il discrimine tra spaccio e uso personale... e non è così !!
    ma ci sarà qualche giornalista che sa fare il suo mestiere..?
    che sia veramente INDIPENDENT ?? ;-)

  3. #13
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    eheheh...certi amici non postano più...ma io un po' di anni fà ...sentii una Skunk...che... :-o :-]

    forse è quella che ha provato il giornalista !!

    noooooooo...non sono tutte così.... :-] :-]

  4. #14
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    Italia. Reazioni ad articolo Independent sulla cannabis

    Ecco alcune reazioni all'articolo dell' Independent, che ieri ha pubblicato un mea culpa per aver chiesto la depenalizzazione del consumo di cannabis.

    \"Ovviamente mi fa piacere che il quotidiano inglese sia giunto, anche se con dieci anni di ritardo, alle stesse conclusioni che noi abbiamo sempre sostenuto. Mi auguro che ora altri organi di informazione, anche in Italia, si interroghino su certe battaglie che hanno combattuto o ancora combattono\". Lo afferma in un'intervista a \"La Stampa\" Andrea Muccioli, figlio di Vincenzo Muccioli e leader della comunita' di san Patrignano, commentando la 'retromarcia' del giornale inglese 'Independent' che nel 1996 spinse il governo a declassare la mariujana a droga di serie C e che ieri si e' scusato con i lettori affermando che la nuova cannabis, 25 volte piu' forte, danneggia il cervello.
    Muccioli conclude che la sua posizione resta quella di \"dare risposte educative al disagio dei giovani, senza indulgere a nessun altro surrogato. A cominciare dalle droghe, che non sono ne' pesanti ne' leggere, ma droghe e basta\".

    \"Reagisco con grande apprezzamento se la decisione del quotidiano inglese muove da un ragionamento fondato su prove scientifiche serie.Sarebbe diverso se la motivazione fosse invece di opportunismo politico. ma questo per ora non lo sappiamo\". Lo afferma in una intervista a \"La Stampa\" il responsabile giustizia di Rifondazione, Giuliano Pisapia, commentando la 'retromarcia' del giornale inglese 'Independent' che nel 1996 spinse il governo a declassare la mariujana a droga di serie C e che ieri si e' scusato con i lettori affermando che la nuova cannabis, 25 volte piu' forte, danneggia il cervello.
    \"Il dubbio noi di Rifondazione lo esercitiamo continuamente - spiega Pisapia - Abbiamo pero', in questa materia specifica, anche alcune certezze che ormai possiamo dare per consolidate: il proibizionismo, in tutto il mondo, non ha mai sortito esiti apprezzabili nella lotta alla droga\". Pisapia conclude: \"la nostra posizione resta quella di dire: sperimentiamo strade differenti da quelle finora battute, come il proibizionismo tradizionale.
    Laicamente, senza posizioni preconcette. Dopo di che, tra un paio d'anni facciamo un bilancio e decidiamo di conseguenza\".

    Il governo Prodi la smetta di praticare la strada buia e a vicolo cieco sulla depenalizzazione della cannabis. Lo dichiara il capogruppo vicario della Democrazia cristiana per le Autonomie alla Camera, Giampiero Catone.
    \"Lo scorso giorno- aggiunge Catone- il Tar Lazio ha bocciato il decreto del ministro della Salute, Livia Turco, ieri il prestigioso quotidiano britannico Indipendent, ha dovuto pubblicare le proprie scuse, in merito alla campagna di depenalizzazione della cannabis del 1997, riconoscendo oggi, che questa sostanza e' capace di provocare gravi danni mentali a chi ne fa uso. Non dobbiamo rimandare- conclude Catone- a dieci anni quello si puo', e deve fare oggi\".

    'Le scuse dell'Independent dovrebbero far riflettere certa stampa e certi politici italiani': cosi' Andrea Fantoma, ex dirigente del Dipartimento antidroga e presidente della Fondazione 26 giugno, commenta la clamorosa iniziativa del quotidiano inglese, che ha fatto marcia indietro sulla cannabis, definendo 'un errore' la depenalizzazione del suo consumo chiesta dallo stesso giornale nel 1997.
    Fantoma ricorda come 'quando gia' nella Relazione annuale al Parlamento del 2005 venne messo in luce come in Italia si stava affermando la presenza di un tipo di marijuana a elevata concentrazione di principio attivo, si grido' all'esagerazione o, peggio, all'allarmismo'. 'In realta' - spiega - era gia' da anni sotto gli occhi di tutti gli esperti non obnubilati dall'ideologia il fatto che vengano offerti, sempre piu' frequentemente, cannabinoidi potenzialmente piu' dannosi persino dell'ecstasy, ma a molti sembrava quasi sconveniente rimarcarlo nei convegni o su alcune patinate riviste'. 'Ora - continua - siamo curiosi di vedere a quali elucubrazioni e voli pindarici ricorreranno il ministro Ferrero e i suoi consulenti per commentare queste notizie, 'nuove' solo per alcuni dediti piu' alla frequentazione di sedi di partito che alla lettura delle pubblicazioni scientifiche'.
    'Speriamo - conclude Fantoma - che la politica e l'informazione traggano da questa vicenda lo spunto per provare a de-ideologizzare il dibattito, riconoscendo finalmente che tutte le droghe nuocciono gravemente alla salute, che e' improprio suddividerle in leggere e pesanti, e che sarebbe folle liberalizzarne l'uso'.

    Nell'articolo dell'Independent c'e' la mano di Antonio Maria Costa, il direttore esecutivo dell'Unodc, l'ufficio dell'Onu contro la droga e il crimine: ne e' convinto Franco Corleone, segretario di Forum droghe, che accusa il quotidiano inglese di 'raccogliere la tradizione dei giornali-spazzatura'.
    Secondo l'ex sottosegretario alla giustizia, 'i contenuti e il tono terroristico dell'articolo dell'Independent, che contiene dati vecchi e triti, ci conferma di essere davanti a un'operazione di politica deteriore'. 'Addirittura - sottolinea - viene nascosto il contenuto del Rapporto 2005 del governo inglese, che conferma la classificazione della cannabis in classe C, cioe' fra le sostanze stupefacenti meno pericolose'. 'Tutti i rapporti internazionali - continua Corleone - negano il nesso di causalita' fra uso della cannabis e schizofrenia'.
    In ogni caso, secondo Corleone tutto cio' 'conferma la necessita' di una forma di legalizzazione della cannabis, sia per ragioni penali sia per ragioni di salute, perche' sarebbe giusto che i consumatori conoscessero il contenuto delle sostanze che acquistano e soprattutto il livello di Thc (il principio attivo della cannabis, ndr) presente'.
    Nella retromarcia dell'Independent, conclude Corleone, 'si vede la mano di Costa, il quale insiste nella strategia fallimentare e terroristica della narcoburocrazia che non si rassegna'.

    'L'autocritica dell'Independent, che comunque non rinnega totalmente la campagna di declassificazione della cannabis lanciata dieci anni fa, e' il tipico atteggiamento di chi non affronta il problema degli stupefacenti alla radice ma solo in termini paternalistici e di riduzione del danno, come pare in molti stiano facendo anche sul fronte 'progressista' italiano'. Lo afferma Marco Perduca, segretario della Lega Internazionale Antiproibizionisti.
    Il problema, secondo Perduca, non e' tanto la tossicita' delle sostanze, ma 'il continuare a mantenerle al di fuori della legge'. 'Dal dopoguerra a oggi - spiega - la proibizione non ha aiutato a governare il fenomeno, anzi! In quasi 50 anni di politiche internazionali che hanno reso illegali anche le piante da cui si raffinano gli stupefacenti, si e' visto un costante globale aumento di produzione, consumo e traffico di tutte le sostanze. La settimana scorsa la Commissione droghe delle Nazioni Unite ha notato che da qualche anno il consumo si sta spostando verso i paesi poveri. Solo l'avvio di una regolamentazione degli stupefacenti tramite la legalizzazione potra' innescare dinamiche virtuose di vero contenimento del fenomeno'. Si tratta, conclude Perduca, di 'includere in un quadro normativo globale quanto oggi e' in balia del mercato nero dei narcotrafficanti e dei loro complici, rendendone possibile il consumo - libero da paternalismi in modo consapevole grazie all'informazione sulla qualita' delle sostanze e delle possibili conseguenze della loro assunzione'.

    \"Il dibattito che si sta' sviluppando sulla Skunk (una famiglia della pianta di Marijuana con un alto contenuto di Thc) in Inghilterra rischia di essere fuorviante ed e' bene fare chiarezza\". Lo afferma Francesco Piobichi, responsabile per le politiche sociali del Prc. \"Nel Regno Unito infatti- spiega Piobbichi- non esiste una sola tabella come da noi, ma ben tre tabelle\". Nella classe A , si includono sostanze pesanti come eroina, amfetamine (in forma iniettabile), cocaina, crack. Nella tabella B vengono contemplate amfetamine e barbiturici. Nella classe C e' inserita la cannabis, steroidi, tranquillizzanti, ecc. Quest'ordine e' stato modificato in diverse occasioni. La cannabis, per esempio, nel 2003 e' passata a droga di classe C mentre prima era considerata di classe B.
    \"In Inghilterra non si sognerebbero in nessun modo com'e' avvenuto- continua Piobicchi- da noi di paragonare la cannabis all'eroina in un'unica tabella, perche' hanno verificato sul campo che dire che tutte le droghe sono uguali fa si' che poi queste vengono tutte usate senza distinzione rispetto alle differenti pericolosita'\". Secondo l'esponente di Rifondazione, \"il dibattito nel nostro paese e' logoro e deve essere sottratto alla banalizzazione mediatica, abbiamo bisogno- conclude- di una nuova legge e di costruire una nuova cultura sociale su questo tema\".

    \"L'ammissione di colpa de L'indipendent sulla marijuana, la pubblicazione dell'ennesimo studio sui gravi danni al cervello della cannabis, sono fatti che debbono determinare anche in Italia un nuovo atteggiamento severo verso la 'cultura dello sballo e della morte'. Le comunità terapeutiche cattoliche e non, impegnate in questi anni sul fronte del recupero dei tossicodipendenti lo hanno sempre affermato con decisione: tutte le droghe nuocciono gravemente alla salute ed è sbagliato suddividerle in leggere e pesanti\". E' quanto scrivono in una nota i giovani dell'Udc.
    \"Speriamo - concludono - che nel governo e in parlamento vincano coloro che sono consapevoli di tutto questo\".
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  5. #15
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    DROGA: FA DISCUTERE IN ITALIA RETROMARCIA INDEPENDENT/ANSA

    (di Angela Abbrescia)
    (ANSA) - ROMA, 19 MAR - La clamorosa retromarcia del
    quotidiano britannico The Independent sulla pericolosita' della
    cannabis, dovuta all'allarme su un nuovo tipo di hashish, lo
    skunk, 25 volte piu' potente, fa riaprire il dibattito anche in
    Italia, dove si sta lavorando a una riforma della legislazione
    sulla droga in senso meno punitivo nei confronti dei consumatori
    e dove si pensa di riposizionare la cannabis tra le sostanze
    meno pericolose.
    L'iniziativa dell'Independent non convince Federserd, la
    federazione nazionale dei Sert (servizi pubblici per le
    dipendenze), che la vede come un'operazione \"politica\". Uno
    dei dirigenti dell'organizzazione, il farmacologo Felice Nava,
    assicura che lo skunk, che ha preso il posto del \"vecchio\"
    hashish nelle abitudini dei giovani inglesi, da noi non e'
    ancora arrivato, ma avverte: il dilagare di queste nuove
    sostanze \"e' anche frutto del proibizionismo\" e non e' escluso
    che \"tra uno o due anni, o anche prima, possa arrivare anche
    qui\". Se ci chiediamo perche' sostanze come lo skunk sono sul
    mercato, secondo Nava la risposta e' semplice: \"se ad esempio
    un pusher deve scegliere tra spacciare un chilo di hashish o
    dieci chilogrammi di marijuana, che piu' o meno si equivalgono
    come numero di spinelli che se ne possono ottenere, sceglie
    l'hashish che e' di dimensioni piu' contenute e quindi piu'
    facile da trasportare e da spacciare. Questo discorso vale ancor
    di piu' nel caso dello skunk: essendo piu' concentrato, ne serve
    una minore quantita\"'. Ma se chiedi a un consumatore se
    preferisce la marijuana o l'hashish, aggiunge il farmacologo, ti
    rispondera' che preferisce la marijuana, perche' e' molto piu'
    profumata e gradevole e ha un effetto piu' 'morbido\"'. Quindi,
    se il consumatore sceglie un tipo di sostanza piuttosto che un
    altro non dipende dalle preferenze, ma da cio' che offre il
    mercato illegale. E vietare, dice Nava, non risolve il problema,
    anzi lo complica.
    E se Franco Corleone di \"Forum droghe\" vede nell'articolo
    dell'Independent la mano di Antonio Maria Costa, il direttore
    dell'Ufficio dell'Onu contro la droga, e ritiene che la vicenda
    confermi la \"necessita' di legalizzare la cannabis\" perche'
    \"e' giusto che i consumatori conoscano il contenuto di cio' che
    acquistano e soprattutto la concentrazione del principio
    attivo\", sull'altro fronte Andrea Fantoma, ex dirigente del
    Dipartimento antidroga nel governo Berlusconi, ricorda che gia'
    dalla Relazione al Parlamento del 2005 era emerso che \"in
    Italia si stava affermando un tipo di marijuana a elevata
    concentrazione\". Fantoma, ora presidente della Fondazione 26
    giugno, si chiede \"a quali elucubrazioni e voli pindarici
    ricorreranno il ministro Paolo Ferrero e i suoi consulenti per
    commentare queste notizie\".
    E la risposta non tarda a giungere: \"il dibattito sullo
    skunk rischia di essere fuorviante ed e' bene fare chiarezza\"
    afferma il responsabile delle politiche sociali del Prc
    Francesco Piobbichi, uno dei consulenti di Ferrero.
    Innanzitutto, sottolinea, nell'articolo dell'Independent si
    precisa che il numero di consumatori negli ultimi anni non e'
    aumentato, nonostante il governo inglese nel 2003 abbia
    posizionato la cannabis nella tabella delle sostanze meno
    pericolose. In realta', secondo Piobbichi, \"abbiamo bisogno di
    costruire un sistema d'allerta rapido per capire quali sostanze
    girano nelle nostre strade, e informare chi, pur sapendo che
    l'uso o l'abuso di queste provocano danni, decide di
    utilizzarle\". \"Il vero nodo infatti - spiega - e' questo, le
    sostanze che sono inserite in tabella sono ben differenti da
    quelle tagliate che girano oggi nelle nostre strade. Per questo
    dobbiamo essere meno ideologici e mettere al centro i
    comportamenti a rischio degli individui legati all'utilizzo
    delle sostanze, piu' che concentrarci sulla sostanza stessa. Se
    utilizzassimo la griglia d'interpretazione classica, oggi
    dovremmo dare le sanzioni amministrative a chi consuma alcol per
    sballarsi (anche se non guida) o dovremmo mettere in tabella la
    colla o la benzina, perche' i ragazzi la sniffano\".

  6. #16
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    Loro parlano di skunk che ha un tenore 25 volte superiore di thc rispetto ad anni fa..

    Skunk#1 (duch passion) THC = 8.1%, CBD = 0.1% --->prima thc= 0.324% (canapa industriale mi sembra 0.3%)

    Original Skunk #1 Seeds THC Content: 14%-16%---> prima 0.64%
    Skunk Haze Seeds - Genetics: Skunk No. 1 x Original Haze-THC Content:20-22%---> prima 0.88%
    HawaiianSkunkSeeds - Genetics: Hawaiian IndicaxSkunkNo.1THC Content: 11-17%---> prima 0.68%
    Indian Skunk Seeds Genetics: South Indian Kerala x Skunk No. 1 THC Content: 13-15%---> prima 0.6%
    Hindu Kush Skunk Seeds Genetics: Hindu Kush x Skunk No. 1THC Content: 14-20%--->prima 0.8%
    Top Skunk 44 Seeds Genetics: (TOP44 x Skunk#1) x (Skunk#1 x TOP44) THC Content: 13-18%-->prima 0.72%
    Swazi Skunk Seeds Genetics: Swazi x Skunk No. 1 THC Content: 14-18%
    Ultra Skunk Genetics: Skunk THC Content: 11%---> 0.44%

    Fonte: seedsman.com rivenditore inglese..

    I casi sono due: o in inghilterra per anni hanno fumato erba del prato con thc quando andava di lusso vicino al 1% oppure questa famigerata skunk è una bufala bella e buona costruita ad arte...
    Chiaro che i vari ibridi sono stati selezionati negli anni e che probabilmente non esistevano anni fa (almeno alcuni) ma li ho citati solo per avere un riferimento ad una skunk del giorno d'oggi..

    Il camaleonte ha il colore del camaleonte solo quando si posa su un altro camaleonte.
    GROUCHO MARX

  7. #17
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    <TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
    20-03-2007 alle ore 12:07, koalabradipo :

    Skunk Haze Seeds - Genetics: Skunk No. 1 x Original Haze-THC Content:20-22%---> prima 0.88%

    Fonte: seedsman.com rivenditore inglese..


    Chiaro che i vari ibridi sono stati selezionati negli anni e che probabilmente non esistevano anni fa (almeno alcuni) ma li ho citati solo per avere un riferimento ad una skunk del giorno d'oggi..
    </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>

    Mettiamo che si cerchi la confusione, mettiamo che si dica skunk, ma s'intenda un ibrido, mettiamo che loro si riferiscano a questo 20-22 % di Thc, mettiamo che ogni tanto da quello che leggo sembra che parlino di erba e ogni tanto di fumo....Per me rimane che ce l'hanno con la cannabis cercando un pretesto.

    Qualcuno sa il contenuto di Thc della G13? :-]

    Ve lo dico io 28%
    Lo sapete che addirittura della G13 si vende il maschio per avere incroci piu' forti?

    A me sembra che stanno scoprendo l'acqua calda! :-o

  8. #18
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    <TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE> Mettiamo che si cerchi la confusione, mettiamo che si dica skunk, ma s'intenda un ibrido, mettiamo che loro si riferiscano a questo 20-22 % di Thc, mettiamo che ogni tanto da quello che leggo sembra che parlino di erba e ogni tanto di fumo....Per me rimane che ce l'hanno con la cannabis cercando un pretesto.
    </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>

    D'accordissimo...
    Il camaleonte ha il colore del camaleonte solo quando si posa su un altro camaleonte.
    GROUCHO MARX

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