Scusami vetrobottega, hai ragione. ;-)
Preso dall'enfasi me n'ero dimenticato! :-]

Ho avbuto delle info riguardo al discorso di Ferrero di oggi; un lungo resoconto postato da un suo collega di rifo, F.Piobbich

iL DIBATTITO E' OPEN.... riassumo le linee
guida che a grandi linee che oggi Ferrero ha illustrato al Senato.
Considerato che tutto questo è in una situazione dinamica per cui non deve
essere preso per oro colato.
Tenete conto che in questa commissione era presente la Sen. Binetti. Per ora
rispetto a questi temi illulstrati non si sono riscontrate critiche da parte
Unone.
Buona lettura

P.S Ieri la CdL ha presentato una mozione di sfiducia personale al Senato
per Ferrero che verrà votata nelle prossime settimane.

Linee guida per la proposta di revisione della Legge 309 e dell'abrogazione
delle modifiche apportate dalla Giovanardi-Fini.

In base ai molti cambiamenti avvenuti rispetto alla problematica delle
dipendenze negli ultimi 20 anni ed alle indicazioni degli operatori del
settore, ed in base ai più recenti orientamenti del Parlamento europeo e
dell'OMS in tema di droghe ed a quanto stabilito nel programma dell'Unione,
le linee guida della proposta di legge sottoposte al vostro parere intendono
muoversi lungo la direttrice dei \"quattro pilastri\", individuati come
indispensabili per un efficace politica sulle droghe: lotta al traffico di
stupefacenti; prevenzione; cura e riabilitazione; riduzione del danno.
I dispositivi contenuti si pongono l'obiettivo della diminuizione
dell'offerta e della domanda di sostanze stupefacenti , del potenziamento
del sistema delle cure e dei percorsi di recupero delle persone dipendenti,
del contenimento della diffusione delle malattie e dei comportamenti
illegali correlate agli stati di dipendenza.

1) Il contrasto al traffico di stupefacenti.

E' opinione condivisa , da parte delle Forze dell'Ordine, la necessità di
concentrare e convogliare gli sforzi della lotta al traffico di stupefacenti
nelle operazioni di intelligence volte a sgominare le organizzazioni
criminali dedite all'importazione ed alla distribuzione di sostanze
psicotrope illecite. Il testo della legge 309 è ritenuto efficace al
riguardo, ed in particolare viene sottolineata l'importanza delle azioni che
prevede contro le attività illecite di numerose associazioni, italiane e
straniere, finalizzate al traffico illecito.
I punti critici riguardano:
a) un'attività delle Forze dell'Ordine distolta dal compito principale della
lotta al narcotraffico, verso la repressione del consumo, in particolare
della cannabis , venendo principalmente impegnata nel contrasto della
vendita al dettaglio.
b) la necessità di ridistribuire, a fronte degli aumentati consumi di
pressoché tutte le sostanze stupefacenti negli ultimi 10 anni,
l'investimento di risorse sul contenimento e la riduzione della domanda
oltrechè sulla repressione dell'offerta, secondo una linea di equilibrio
nell'intervento complessivo tra i due settori, così come suggerito ormai da
tempo dall'Unione europea.

2) Interventi di depenalizzazione del consumo personale e l'adozione di
misure alternative alla detenzione al fine di facilitare il percorso
riabilitativo delle persone dipendenti.

L'ipotesi repressiva che, prima del provvedimento dell'indulto, annoverava
una popolazione di persone tossicodipendenti recluse pari a circa 30.000
persone a causa di reati droga correlati, si è rivelata inadeguata rispetto
al contenimento del fenomeno. Inoltre l'unificazione delle sostanze in
un'unica tabella e l'individuazione della dose massima di principio attivo
consentito nell' uso personale in quanto presunzione di spaccio, hanno
comportato un ulteriore aumento delle denunce penali per possesso di
stupefacenti. Inoltre la combinazione dei dispositivi dell'attuale legge
Fini-Giovanardi con la cd. legge ex Cirielli fa sì che, per i recidivi
reiterati, che sono numerosi tra i consumatori problematici di sostanze
psicotrope, non possano essere applicate le circostanze attenuanti, per cui
si dispone la pena base di 6 anni, anche nel caso di detenzione di quantitÃ
di hascisch molto modiche. Ed è questa, tra l'altro, la motivazione
principale alla base del decreto Turco sull'innalzamento del principio
attivo della dose massima di cannabis consentita per uso personale.
Si rende quindi necessario :
a) ricreare una tabella apposita per la cannabis in quanto sostanza
stupefacente distinta da eroina, cocaina, anfetamine, ecc.
b)eliminare la dose massima consentita per uso personale, restituendo
al giudice la piena discrezionalità nel valutare situazione per situazione
l'attività illecita legata al consumo da quella dello spaccio.
c) Ampliamento delle ipotesi di pene alternative al carcere, tramite
l'istituto della sospensione del processo e della messa alla prova, oltre a
tutte le misure alternative alla pena detentiva già previste ma non attuate
per carenze di risorse economiche e di personale.
d) Riequilibrio del sistema delle pene riconducibili alla media dei
livelli europei, in modo che anche nella concessione delle attenutanti e
delle aggravanti si possa più chiaramente distinguere lo spacciatore
tossicodipendente al dettaglio costretto per la propria condizione ad
esercitare l'attività illegale dallo spacciatore che lucra sulla vendita,
nonché dalle organizzazioni mafiose.


3) Le Sanzioni amministrative e la loro efficacia in quanto intervento di
prevenzione dissuasiva

Il dispositivo dell'intercettazione da parte delle forze dell'ordine di
coloro che sono in possesso di dosi di stupefacenti per uno personale ed
inviati successivamente alle prefetture era stato creato nella logica della
presa in carico precoce da parte dei servizi. Di fatto per la difficile
situazione di personale e di risorse con cui si trovano ad agire le
prefetture, un fermato dalla polizia può giungere in colloquio alla
prefettura anche a distanza di anni. Il ritardo interferisce negativamente
sia sull'efficacia dell'intervento che sulla credibilità dell'istituzione.
Anche quando il sistema si mostra efficiente non si hanno a disposizione
dati che confermano l'efficacia di tale tipo di intervento. Di fatto in
ormai 17 anni dall'applicazione di questo dispositivo il consumo delle
sostanze stupefacenti è aumentato e l'intervento dissuasivo non si è
dimostrato particolarmente efficace soprattutto per i consumatori di
cannabis. In alcuni casi l'effetto della stigmatizzazione ha avuto un'esito
controproducente rafforzando l'identità marginale. Gli ultimi dati forniti
dal CNR, che mettono in rapporto le segnalazioni effettuate con la stima
dei consumi, evidenziano come il dispositivo sanzionatorio non solo non sia
in grado di essere efficace come deterrente rispetto ai consumi, ma è anche
irrilevante come strumento efficace per l'invio ai servizi dei consumatori.
Per possesso di Cannabis viene segnalato nel 2005 l'1,2% del totale dei
soggetti che si stima facciano uso della sostanza (2% nella fascia 15-24
anni; 1% nella fascia 25-34; 0,6% nella fascia 35-44; 0,4 nella fascia
45-54; 0,1% nella fascia >=55 anni).
Per possesso di Cocaina viene segnalato nel 2005 lo 0,8% del totale
dei soggetti che si stima facciano uso della sostanza (0,9% nella fascia
15-24 anni; 0,9% nella fascia 25-34; 0,9% nella fascia 35-44; 0,5 nella
fascia 45-54; 0,1% nella fascia >=55 anni).
Per possesso di Eroina viene segnalato nel 2005 il 4% del totale dei
soggetti che si stima facciano uso della sostanza (3% nella fascia 15-24
anni; 7% nella fascia 25-34; 4% nella fascia 35-44; 0,1%nella fascia 45-54;
0,1% nella fascia >=55 anni).
Se il comportamento di consumo personale rimane un illecito è opportuno che
esso sia sanzionato allorché concretamente comporta un'azione irresponsabile
verso le terze persone.
E' il caso sia della guida in stato di alterazione ( alcol e cocaina
emergono dalle statistiche come le sostanze prevalenti negli incidenti
stradali); è il caso del consumo per via endovenosa di sostanze in luogo
pubblico o l'abbandono incustodito delle siringhe. E' il caso del
coinvolgimento attivo di minori.
Per queste situazioni si ritiene che debbano essere individuati e potenziati
alcuni strumenti sanzionatori. Appaiono sottodimensionate le sanzioni penali
per lesioni colpose ed anche l'omicidio colposo, la stessa guida in stato di
ebrezza.
Si possono prevedere sanzioni lungo un continum che includa le multe (non
solo per la guida), ritiro e perdita punti patente, e l'invito a rivolgersi
ai servizi sociosanitari per evitare alcuni tipi di sanzioni. L'investimento
di risorse sul dispositivo basato sull'invio alle prefetture può essere
utilmente indirizzato nel lavoro di educativa di strada e territoriale e nel
potenziamento dei servizi di prevenzione primaria e secondaria.
Per quanto riguarda i minori si ha l'obbligo della segnalazione al servizio
e del coinvolgimento dei genitori.
Per quanto riguarda le sostanze legali è opportuno in sintonia con le
direttive europee rendere meno esposti i minori ed il pubblico giovanile
alla pubblicità degli alcolici oggi non sufficientemente confinata in ore
serali ed ancora estesa ai superalcolici. Rispetto alla normativa in vigore
sul tabacco il messaggio che giunge ai giovani è incongruente e privo di
ogni informazione sui danni potenziali dell'alcol. Si rendono necessari un
potenziamento dei controlli alla guida ed una più rigorosa applicazione del
codice della strada.
Per quanto riguarda il doping si rimanda all'apposita legge in preparazione.
Anche per il gioco d'azzardo si ritiene utile dar luogo a campagne di
sensibilizzazione sui rischi insiti in tale attività , creare un'atto
d'indirizzo per le regioni affinché presso i servizi per le dipendenze
vengano messi in atto interventi di prevenzione, cura e riabilitazione del
gioco d'azzardo patologico.
Per gli psicofarmaci ( che spesso vengono utilizzati in concomitanza
nell'assunzione alcolica ) si rende necessaria una più diffusa informazione
ed una più attenta regolamentazione e controllo delle prescrizioni.

4) La Cura e la Riabilitazione.

Effettuata una ricognizione d'intesa con il Ministero della Salute dello
stato del Sistema dei Servizi, della loro accessibilità , della rispondenza
delle prestazioni erogate ai bisogni dell'utenza, si ritiene opportuno sia
mettere a regime i progetti oramai sperimentati da anni che non possono più
essere finanziati di anno in anno e devono essere trasformati in servizi
strutturati e stabili, sia determinare adeguati livelli sociali di
assistenza nella normativa. Una migliore regolamentazione deve essere
effettuata per quanto concerne il rapporto tra pubblico e privato sociale,
la stessa attività delle comunità terapeutiche e l'organo di governo
dell'intero sistema. Nella complementarità della divisione del lavoro tra
pubblico e privato sociale si ritiene che la certificazione dello stato di
tossicodipendenza debba essere prerogativa esclusiva del servizio pubblico.
E'necessario superare gli attuali impedimenti legislativi che limitano la
creazione di un sistema di allarme rapido in grado di fornire in tempo reale
l'informazione sulla composizione delle sostanze illegali. Non si
sottolineerà mai abbastanza l'importanza che i servizi di emergenza e pronto
soccorso siano a conoscenza degli elementi di nocività assunti dalle persone
che si trovano in overdose o in stato di avvelenamento.

5) La Riduzione del Danno - sperimentazioni

E' questo il pilastro che è rimasto più sacrificato nella dotazione di
risorse nel corso di questi ultimi 10 anni. Si sono rivelati efficaci non
solo gli interventi di natura sanitaria ( contenimento delle malattie
infettive - riduzione del numero delle overdose) ma anche l'interventi di
riduzione del danno sociale che molto spesso hanno rappresentato il
presupposto per la stessa cura della salute.
In questo ambito la quasi totalità dei servizi è ancora precaria, e
necessita di una loro messa a regime.
Alcuni interventi di riduzione del danno, la cui validità è ormai
ampliamente dimostrata in altri paesi dell'Unione Europea, in Italia non
vengono ancora praticati per vincoli normativi che devono poter essere
risolti alla luce delle modifiche intervenute nel titolo V della
Costituzione che consente alle regioni piena autonomia nell'organizzazione
dei servizi socio - sanitari.
S'intende quindi delegare ai territori decentrati la decisione di
sperimentare programmi ed interventi basati sull'evidenza scientifica, che
vengono ritenuti più idonei in base alle dimensioni e alle caratteristiche
del fenomeno assunto in sede locale.
Per quanto riguarda l'uso terapeutico della Cannabis anch'esso ampliamente
sperimentato in alcuni paesi dell'Unione Europea si ritiene doveroso
facilitare l'accesso ai preparati farmacologici, naturali e sintetici,
debitamente prescritti ed acquisibili nelle farmacie.