Caro Smilzo,
andiamo con ordine.
Lei pretende di commentare una mia frase estrapolandola arbitrariamente da un discorso molto più ampio e non considerando le premesse di fatto e di diritto che ho esposto in questo topic.
Quindi Lei è già in errore metodologicamente.
Lei non può agitare, come spesso avviene, in modo apodittico il vetusto e consunto tema del proibizionismo quando dico di essere favorevole alla proibizione del fumo.
Non vi è al mondo nessuna persona di buon senso che possa pensare che il fumo (di sigaretta o di sigaro, di pipa o di spinello ed assimilati) faccia bene o, comunque, non sia di per sè nocivo alla salute.
Il mio ragionamento prescinde dalla cannabis e involge questioni molto più ampie anche di tutela della salute .
Ho visto troppe persone care morire per neoplasie dopo avere fumato per anni..
Mi risparmi, quindi, come detto il trito argomento del proibizionismo, che viene evocato quando non si hanno altri seri argomenti e che nel caso di specie mi pare molto qualunquistico.
Non le dice nulla il fatto che in varie nazioni la lotta al fumo sia divenuta una vera priorità un'ossessione, tesa ad evitare milioni di morti da neoplasia ai polmoni anche per fumo passivo?
Per quanto riguarda la unica vera differenza fra canapa e vite, eviti per cortesia paragoni al limite del blasfemo che offendono l'intelligenza comune, quale quello che con il vino si celebra l'eucarestia.
Il corpo e sangue di Cristo sono cose troppo importanti per venire banalizzate senza rispetto per il cristiano.
Questo è un argomento che, per la sua inconsistenza, superficialità ed ininfluenza, oltraggia chi come come crede in Dio.
Ciò premesso, comunque, lei voglia pensarla, i derivati della cannabis utilizzati per fini ludici (e non terapeutici) possono provocare effetti psicotropi ed alterativi della percezione personale.
Non è una novità ed una conclusione non si può tacere, anche si non è proibizionisti.
Lo sostiene l'intera comunità scientifica...lasci in pace, per cortesia, quindi, la chiesa cattolica che, desidero informarla, contrariamente a quanto lei pensa, non si fonda sulla paura, ma sulla gioia e sulla condivisione.
Questo forum e questo topic non credo abbiano lo scopo di affrontare temi quali l'anticlericalismo od il clericalismo di maniera, che lei introduce inutilmente.
Lei non ha capito (tra le tante cose) una in modo specifico.
Io ho come impostazione culturale e personale quella della tolleranza.
Per questo mi batto affinchè chi intende fare uso personale di derivati della cannabis lo possa fare senza subire persecuzioni o punizioni, perchè questa è libertà, anche se io non sono favorevole all'uso di qualsiasi tipo di sostanza.
Non voglio e non posso però limitare una libertà altrui (il discorso è limitato alla sola cannabis e non alle droghe pesanti) che si esprime senza creare danni oggettivi alla società
Allo stesso modo - come ho scritto all'inizio (ma temo che lei abbia letto il tutto con poca attenzione) ritengo che la coltivazione vada desanzionalizzata allo stesso modo della detenzione quando è finalizzata al consumo personale.
Questi sono i temi, il resto è solo vuoto esercizio dialettico, che dimostra frustrazione, scarsa preparazione e, non si offenda, voglia di protagonismo, perchè si riduce a inutili polemiche.
Venga una mattina in un'aula di giustizia e potrà vedere come la magistratura (che tanti di voi evocano in maniera disinformata, come l'unica forza che può cambiare questo paese) affronta questi problemi.
Potrà toccare con mano il ritardo culturale, la chiusura giudiziaria, la disinformazione, il disinteresse sul tema degli operatori del diritto che devono decidere il destino degli imputati.
Constaterà che le tesi che espongo mi fanno apparire sovente un marziano.
Quanto al concetto di liberalizzazione ed alle sottili differenze che lei sottolinea, le devo confessare che il suo pensiero mi risulta un poco oscuro (certamente per limiti intellettuali miei).
Mi permetto di rilevare che è lei che cade nell'equivoco perchè i movimenti che sostengono la legalizzazione sostengono, espressamente, la liberazione, consulti uno dei siti a suo piacimento e troverà conferma di ciò.
E per cortesia lasciamo perdere Serpelloni, che ormai è divenuto una vera ossessione.
Non capite che più lo considerate e lo citate e più lui si sente realizzato, perchè diversamente nessuno saprebbe della sua esistenza e della sua attività?
Ha visto, dunque, caro Smilzo che non rispondo solo alla claque?