Caso Pellegrini: Nuova condanna per coltivazione di Cannabis

Nuova condanna per coltivazione di Cannabis, nonostante lo stato di necessità ed il fine terapeutico.
Lo scorso giovedì mattina (24 febbraio 2011) a Chieti, si è svolta un'altra puntata della infinita ed incredibile saga giudiziaria del pianista-pittore teatino Fabrizio Pellegrini, affetto da fibromialgia e da altri disturbi muscolo-scheletrici, con a carico molti procedimenti e condanne (finora tutte in primo grado) per autocoltivazione casalinga di cannabis.

Purtroppo anche questa puntata si è conclusa con l'abituale sentenza: condanna!

Due anni di reclusione, 5.000 euro di multa (non male come trovata verso un paziente che si trova sotto processo a causa della sua impossibilità di pagare i 300 euro mensili per il farmaco legale); pagamento delle spese processuali; sospensione della patente di gu! ida per un anno... (articolo completo: http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=1265)

Esprimiamo la nostra totale solidarietà a Fabrizio e ancora una volta vi invitiamo a far sentire la voce dell'indignazione con una operazione massiccia di MAILBOMBING!

Inviamo centinaia di mail a:


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TESTO DELLA MAIL DA INVIARE:
Oggetto: Caso Pellegrini

Egregi Sigg.ri Giudici e Spett.li Redazioni,
Lo scrivente esprime la sua indignazione per l'ennesima condanna inflitta a Fabrizio Pellegrini, poiché ritengo che ogni persona, in piena coscienza e responsabilità, abbia il diritto di scegliere insieme al suo medico la terapia che ritenga più idonea per superare i disagi provocati dalle malattie e a questo proposito voglio riportare quanto declamato dalla nostra Costituzione:

Art. 32.

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.


V! i invito Sigg.ri Giudici e Sigg.ri Giornalisti a voler coerentemente e correttamente applicare ed informare circa quanto previsto dalla Costituzione della nostra Repubblica, che prevede l'indiscutibile rispetto per ogni persona umana, e circa gli articoli 51 e 54 del nostro CPP, che prevedono la non punibilità per reati commessi nell'esercizio di un diritto primario, o in stato di necesssità.
Non ritengo consono al concetto di Giustizia e di Informazione continuare a creare inutili problemi a persone che vivono già in condizioni di difficoltà e reclamando l'applicazione del buonsenso, auguro per il bene di tutta la collettività, che venga superato il più presto possibile il carattere discriminatorio, repressivo e devastante della legge "Fini-Giovanardi".
Vi ringrazio per l'attenzione.
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Vi preghiamo di segnalare l’avvenuto invio a: [email protected] per valutare la consistenza e l’effetto di questa mailbombing.
Un grazie di cuore a tutti coloro che vorranno partecipare.

FACCIAMOCI SENTIRE!