ma guarda, in linea di principio siamo tutti d'accordo è ovvio. ambire a meno inquinamento, una vita più salutare e a contatto con la natura, un alimentazione sana, bilanciata e proveniente da risorse non brutalmente sfruttate penso che qui dentro siamo tutti d'accordo. il punto è che mi fa ridere questa netta distinzione tra ogm (male puro) e non ogm (naturale). non è così semplice. tralasciamo un attimo le piante che mangiamo, il fatto di "sparare" una porzione utile di dna è una svolta epocale e consente una quantità di applicazioni potenziali infinite. molte già note, (le produzioni enzimatiche, lo sfruttamento di batteri ingegnerizzati per produrre qualcos'altro, parliamo di progetti che potenzialmente possono salvare il mondo con un po' di fantasia) ma chissà quanto altro, the sky is the limit. siamo un paese che si priva aprioristicamente di un mezzo potente perché il sentire comune è allarmato dalla percezione indotta di una pericolosità vagheggiata. non molto diverso dal razzismo o la percezione del crimine. mangiamo ogm, perché indirettamente importi cose e quindi poi mangi ogm, ma ne limiti la vendita diretta, per me non ha senso