Ai deputati della maggioranza (non sono nostri dipendenti come afferma Grillo ignorando la Costituzione, ma hanno il dovere di ascoltare e valutare le nostre posizioni).
Gentilissimo On.le,
nelle scorse elezioni politiche la coalizione di centro-sinistra, della quale Lei fa parte, ha ottenuto la facoltà di governare il Paese attraverso un successo elettorale basato su una piccola percentuale di voti in più rispetto alla coalizione avversaria.
Come ricorderà , al termine della passata Legislatura, anzi oltre il termine costituzionalmente fissato per la stessa, è stata approvata dal Parlamento la nuova disciplina sulle sostanze stupefacenti.
Non credo io debba sottolineare la sostanziale illiceità , la totale contrarietà ai principi costituzionali e ai regolamenti parlamentari che hanno caratterizzato quella votazione.
Lo spaventoso risultato a livello giuridico e sociale è sotto i Suoi occhi: per la prima volta in Italia un decreto ministeriale può decidere, in parte, se un’individuo merita una condanna da sei a ventanni per aver posto in essere un comportamento sociale molto comune, quale fumare cannabis in compagnia.
Lei potrà anche essere contraria con questa scelta, ripeto, notevolmente diffusa, ma non potrà non concordare sul fatto che scientificamente e storicamente l’assunzione personale e consapevole di cannabis non debba più essere considerata un reato, quando per soddisfarla, senza dover ricorrere alla malavita organizzata continuativamente, un soggetto detenga un quantitativo di sostanza maggiore a quella, irrisoria, dettata, attraverso semplice decreto, dall’allora Ministro On. Francesco Storace.
Contribuisca allora con il Suo impegno personale a far si’ che l’attuale ministro della Sanità , on. Livia Turco, di concerto con i suoi colleghi, modifichi al più presto le tabelle ministeriali che sanciscono, anche se non definitivamente, il confine tra libertà e crimine.
Indicare, da parte del Ministro competente, un quantitativo personale detenibile lordo tra i 30 e i 35 gr. di cannabis, valore tollerato nella grande maggioranza dei Paesi europei a civiltà giuridica evoluta, allenterebbe immediatamente l’impronta fortemente repressiva della disciplina verso il consumatore di cannabis.
Poi, con i tempi parlamentari opportuni si potrà operare un profondo cambiamento della normativa stessa, che al momento, Le voglio ricordare, diminuisce fortemente le pene per gli spacciatori di droghe quali la cocaina e l’eroina, rispetto alla previgente disciplina, mentre terrorizza con pene e sanzioni amministrative, oggettivamente sproporzionate, il consumatore saltuario e consapevole di cannabis.
Le chiedo un impegno chiaro e trasparente. La politica controlli gli abusi, informi con rigore e competenza sui rischi e le criticità , ma non reprima inutilmente comportamenti diffusi.
Credo, in piena consapevolezza, di aver fatto la scelta giusta lo scorso Aprile. Le chiedo di dimostrarmi che Lei merita tale fiducia.
Le chiedo di lasciarmi libero di scegliere.
Con fiducia
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All'On. Ministro Livia Turco
Gentilissimo Ministro,
nelle scorse elezioni politiche la coalizione di centro-sinistra, della quale Lei figura quale autorevole esponente, ha ottenuto dal popolo la facoltà di governare il Paese attraverso un successo elettorale basato su una piccola percentuale di voti in più rispetto alla coalizione avversaria.
Come ricorderà , al termine della passata Legislatura, anzi, oltre il termine costituzionalmente fissato per la stessa, è stata approvata dal Parlamento la nuova disciplina sulle sostanze stupefacenti. Non credo io debba sottolineare la sostanziale illiceità , il totale non rispetto della Costituzione e dei regolamenti parlamentari che hanno caratterizzato quella votazione.
Lo spaventoso risultato a livello giuridico e sociale è sotto i suoi occhi: per la prima volta in Italia un decreto ministeriale può decidere, in parte, se un’individuo merita una condanna da sei a ventanni per aver posto in essere un comportamento sociale molto comune, quale fumare cannabis in compagnia. Lei potrà anche essere contraria con questa scelta, ripeto, notevolmente diffusa, ma non potrà non concordare sul fatto che scientificamente e storicamente l’assunzione personale e consapevole di cannabis non possa più essere considerata un reato, quando, per soddisfarla, senza dover ricorrere alla malavita organizzata continuatavamente, un soggetto detenga un quantitativo di sostanza maggiore a quella, irrisoria, dettata, attraverso semplice decreto, dall’allora Ministro On. Francesco Storace.
Modifichi allora al più presto, viste le competenze ed i poteri a lei conferiti attraverso il Suo incarico ministeriale, di concerto con i suoi colleghi competenti per legge, le tabelle ministeriali che sanciscono, anche se non definitivamente, il confine tra libertà e crimine.
Indichi un quantitativo personale detenibile lordo tra i 30 e i 35 gr. di cannabis, valore tollerato nella grande maggioranza dei Paesi europei a civiltà giuridica evoluta. Questa azione politica allenterebbe immediatamente l’impronta fortemente repressiva della disciplina verso il consumatore di cannabis.
Poi, con i tempi parlamentari opportuni si potrà operare un profondo cambiamento della normativa stessa, che al momento, Le voglio ricordare, diminuisce fortemente le pene per gli spacciatori di droghe quali la cocaina e l’eroina, rispetto alla previgente disciplina, mentre terrorizza con pene e sanzioni amministrative, oggettivamente sproporzionate, il consumatore saltuario e consapevole di cannabis.
Le chiedo un impegno chiaro e trasparente. La politica controlli gli abusi, informi con rigore e competenza sui rischi e le criticità , ma non reprima inutilmente comportamenti diffusi.
Credo,in piena consapevolezza, di aver fatto la scelta giusta lo scorso Aprile.
Le chiedo di meritarla e di lasciarci liberi di scegliere.
Con fiducia
[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Itsprobablyme il 16-06-2006 15:14 ]