Diz fotografare la scheda è reato, se il presidente di seggio ti becca finisci in galera. Non ne vale la pena.

Questione del sì e del no:
votando no, la riforma costituzionale viene respinta, e tutto rimane com'era. Votando sì, succedono queste cose:
-diminuzione del numero dei parlamentari (solita argomentazione demagogica: comunque avverrebbe dal 2016, ossia fra 10 anni)
-svuotamento dei poteri del presidente della repubblica, che non può più fare niente di concreto
-il primo ministro può sciogliere le camere, ma praticamente solo se le camere sono d'accordo ;-)
-il Senato non ha più il potere di sfiduciare il governo e diventa camera delle regioni
-polizia, sanità e istruzione risultano appannaggio delle singole regioni, con un enorme aumento delle spese (chi paga?) e una differenziazione in serie A, B, C a seconda di dove uno vive, ivi comprese alcune materie di studio scolastico (già tremo pensando alla \"storia padana\")
-se però una legge regionale viene giudicata dal Parlamento come in conflitto con l'interesse nazionale, allora è bocciata. In realtà , grandi regioni come Lombardia, Sicilia, Veneto, Lazio, da sole possono avere un pacchetto di parlamentari sufficiente a far mancare la maggioranza al governo in carica (e alla coalizione che lo sostiene), quindi le regioni più grosse si ritrovano di fatto con un diritto di veto, quelle più piccole con un dito in quel posto --->ingovernabilità , ricatti e controricatti (oltretutto, delle quattro regioni che ho menzionato, tre sono di centrodestra e solo il Lazio è di centrosinistra: questo fatto è un po' analogo alla porcata della legge elettorale, quando i berluscones hanno messo il premio di maggioranza su base regionale, in modo da prendersi più parlamentari perché erano più forti nelle regioni più popolose)

Questione tecnica: non è necessario il raggiungimento del quorum perché è un referendum confermativo: dice \"abbiamo fatto questa legge, ma prima che entri in vigore dobbiamo consultarvi, volete che ce la teniamo, sì o no?\". Quelli per cui serve il quorum sono referendum abrogativi, che dicono \"la legge è stata fatta, è già in vigore, volete abrogarla sì o no?\"
E' stato necessario il referendum perché la riforma costituzionale (quindi non una legge ordinaria, ma la mamma di tutte le leggi) non è passata in parlamento con la maggioranza dei 2/3 ma solo con la maggioranza semplice.

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Se vince il sì, o vien fuori un orrendo pateracchio all'italiana (caso buono) o, caso cattivo, si finisce a una balcanizzazione della penisola.
Se vince il no, ci teniamo la nostra bella costituzione, emendabile, perfettibile, certo, ma almeno non da un odontotecnico lombardo in camicia verde
:-o

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: 420blues il 16-06-2006 23:14 ]