RASSEGNA STAMPA da una piovosa città repressa del nord...

Gazzetta di Parma:

Via Reggio, sgomberato il « Paguro »
Agenti in azione all'alba. Il centro sociale occupato è stato chiuso e le porte murate

Un anno fa, al « Mario Lupo » per scrivere l'ultima pagina del centro sociale di piazzale Allende erano dovuti intervenire un centinaio di agenti che per un'intera giornata avevano stretto l'assedio la palazzina « difesa » da cinque ragazzi saliti sul tetto.
Ieri invece, per cancellare la breve storia del centro sociale « Paguro » di via Reggio sono bastate molte meno divise e per gli occupanti non c'è stato nemmeno il tempo di reagire. Anche se qualche momento di tensione c'è stato se, come sostengono i giovani del centro, uno di loro è finito al Pronto soccorso con contusioni che ne hanno consigliato il ricovero in osservazione.
Nella palazzina, quasi un rudere che una volta ospitava il riposo dei ferrovieri fuori turno, ieri mattina si trovavano solo sei persone che sono state svegliate da carabinieri e poliziotti entrati in azione intorno alle 5 e mezzo.
Gli uomini della questura e del comando provinciale dell'Arma, affiancati da rinforzi venuti da fuori, hanno quindi perlustrato l'edificio, all'interno del quale sono state sequestrate alcune piante di marijuana, piccole quantità di hashish e altri oggetti, e identificato i presenti che poi sono stati fatti uscire.
Mentre alcuni operai, con l'ausilio di un carro gru, hanno iniziato a murare porte e finestre.
« Non abbiamo neppure ricevuto una ordinanza che ci notificasse l'intenzione di sgomberare » hanno lamentato i giovani che frequentano il centro che hanno raccontato di avere in passato più volte chiesto di potere regolarizzare la loro presenza nell'edificio siglando un contratto con l'ente ferroviario che ne è proprietario. « Eravamo pronti a pagare un affitto per proseguire le nostre attività » , hanno concluso mentre gli operai proseguivano il lavoro. Un intervento che, però, secondo l'ordinanza che ne prevede « la messa in sicurezza » , era di fatto indispensabile visto che l'edificio risulta inagibile e pericolante. « I l Paguro era occupato da quasi due anni. Durante questo periodo ha ospitato attività di ogni genere e non ha mai mostrato segni di cedimento strutturale » hanno replicato in un comunicato i giovani mentre l'avvocato Andrea Marvasi che rappresenta il comitato Cantiere si dice intenzionato « a seguire con attenzione la vicenda per valutare eventuali interventi » a fronte dell'ordinanza di messa in sicurezza emessa dal Comune.
Intanto, però, fino al tardo pomeriggio di ieri gli operai hanno lavorato alla palazzina sigillando porte e vie d'accesso mentre una piccola rappresentanza dei giovani è rimasta nella zona. E sul vecchio dormitorio dei ferrovieri abbandonato ormai da decenni è tornato il silenzio.
lu. pe.

L'Informazione:
Sgombero all'alba, è giallo al Paguro
Blitz di polizia e carabinieri all'interno del centro sociale. Un ferito

ll centro sociale Paguro non esiste più.Di proprietà delle ferrovie
dello stato, l'edificio di via Reggio occupato dal «Collettivo di
occupazione cantiere» è stato sgomberato ieri mattina all'alba
con un blitz improvviso delle forze dell'ordine.«Ora - dice un ragazzo
- siamo in mezzo a una strada.
Speriamo che qualcuno ci ospiti».E' dovuto ricorrere alle cure dei
medici un 19enne ucraino di Chernobyl,con permesso di soggiorno
per motivi umanitari,ferito durante l'intervento.
Lo sgombero
L'evacuazione è stata decisa per
consentire ai tecnici delle ferrovie
di mettere in sicurezza la struttura.
Questa la motivazione ufficiale.
Una lettura ben diversa viene fornita
dai ragazzi del Paguro.«Verso
le 5.30 del mattino - racconta una
portavoce - le forze dell'ordine
hanno sfondato la porta.Ci hanno
detto che questa azione è una
messa in sicurezza dell'edificio,ma