Dunque, per precisare il concetto da me espresso all'inizio. Giorni fa mi è arrivata una mail da un collega che aveva avuto uno screzio (è un eufemismo) telefonico con la redazione di Dolce Vita (qualcuno che sta più in alto di noi in questo forum ne saprà qualcosa) perchè c'era un articolo che parlava male di grow e smart shop. La curiosità è femmina come sapete ed io da bravo maschietto sono andato a vedere. Credo che il problema si nella frase che più o meno dice così: in Italia ci sono più di cento grow e smart shop ma olo in pochi casi una persona può avere le informazioni dettagliate su quello che fa e acquista, in tutti gli altri forse non sanno neanche coltivare il basilico. Non conosco tutti i singoli casi ne i gistori di Wipe Out, quindi sto facendo un discorso in generale, niente di personale con nessuno: ringraziando per avere il negozio inserito nella lista di grow e smart shop, tengo a precisare e lo dico a tutti i clienti che noi non siamo ne un grow ne uno smart shop, vendiamo strumenti ludici. Questo perchè non sarei capace di spiegare bene tutto ciò che riguarda la coltivazione e altro ( sono riuscito a far morire l'edera oltre al succitato basilico) e io voglio dare un servizio il più perfetto possibile ai miei clienti; se una cosa non riesco a farla. Mi ricordo che quando andava di moda la salvia siamo stati contattati da varie ditte per acquistarla; per saperne di più siamo andati in internet e ci siamo stampati una bella quarantina di pagine sulla storia l'uso e tutto quanto, con la raccomandazione di dare quel blocco di fogli ai clienti. Abbiamo lasciato perdere, ci sembrava una storia abbastanza grossa ma vorrei sapere quanti consumatori di salvia hanno all'epoca ricevuto ?sto malloppone di roba. Come in tutti gli articoli di vendita, credo che anche nel nostro ci siano persone che cavalcano l'onda, ragazzini che aprono un negozio del genere perchè fa figo. Io ho problemi con tutti i miei colleghi che conosco (lavorano (?) tre ore al giorno, non mi mandano i listini e cazzate varie) ma sono anche sicuro che ci sono persone, poche in verità rispetto alla quantità , che fanno un uso meritorio e consapevole del proprio mestiere. Morale della favola: io, noi, siamo d'accordo con chi ha scritto quell'articolo e stiamo dalla parte di Dolce Vita