giusto, favola. Se uno ha uno strappo muscolare o si scortica cadendo in motorino, il suo medico non gli richiederà mai la terapia col Bedrocan, importandolo per 90 giorni alla volta. Diverso sarà quando si potrà comprare in farmacia, mesi o anni dopo l' eventuale approvazione del ddl turco, allora se la giocherà alla pari con gli altri farmaci prescrivibili.
Ora si richiede per malattie croniche certificate, dolorose o invalidanti, ed è necessario che l' uso terapeutico sia il più documentato e separato possibile da quello ludico o creativo, se vogliamo che si sappia che è una pianta che cura l' umanità da millenni, senza che i media riflettano solo slogans e scandalizzato bla-bla.
Poi, per averlo gratis si deve essere seguiti da un ospedale o day-h., e questo obbligherebbe il furbo pincopallino di turno a pagarlo, sempre che sia riuscito prima a corrompere un medico per non fargli pensare quanto rischia professionalmente e penalmente se richiede il farmaco per una persona sana, dato che la responsabilità è al 100% sua.
I farmaci con cannabinoidi si possono importare NON perchè ne è riconosciuta l' efficacia terapeutica, tant' è vero che la procedura era già in vigore con Storace, ma semplicemente perchè sono farmaci in commercio all' estero. Punto. E' un varco tecnico prezioso e fragile. Teoricamente un medico lo può richiedere anche per un piede gonfio, il varco non è difeso.
Ma se vogliamo che l' effic. terapeut. venga finalmente riconosciuta, bisogna muoversi con consapevolezza e mostrare l' effetto curativo su pazienti veri.
Se consumatori ludici hanno qualche problema di salute, può essere comunque un' utile autodifesa preventiva documentare questi problemi, finchè esiste il proibizionismo.
berlusca, ricucci e soci non ci sono più (magari fosse...), speriamo che anche i furbetti di tutti i quartierini vadano fuori moda, grazie anche a persone come Rouge.
Non scordiamoci che siamo in una fase transitoria, i pazienti anche sotto proibizionismo vogliono potersela coltivare alla luce del sole come in Canada, e non è una battaglia corporativa, ma di verità e giustizia, e di prossima deflagrazione.
Tutti hanno il diritto di sapere, e sfatati miti e menzogne essere liberi di rapportarsi come meglio credono con la magica verdura che il nostro pianeta regala ai suoi abitanti ogni anno da sempre.
Mkb: <TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE> Quale comportamento vi aspettate dai Consumatori di Canapa? </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE> Ma noi siamo consumatori di canapa! In realtà , molti pazienti (non tutti) hanno scoperto le sue proprietà mediche in quanto ex-ludici, non gliel' ha detto certo il medico...
Ci 'aspettiamo' supporto quando saremo sulla linea del fronte e fischieranno pallottole, per ora basterebbe un aiuto per informare e raggiungere un buon numero di malati, chi non ne conosce?
Certo non 4milioni di richieste furbette, meglio relativamente pochi ma compatti, motivati da necessità medica ed attrezzati alla bisogna.
Comunque, indipendentemente dal numero, indietro non torniamo perchè siamo convinti di essere nel giusto e di poter aiutare i pazienti futuri a curarsi senza ipocrisie e minacce di repressione.
Quando cadrà anche questo proibizionismo saremo felici di poterci sciogliere, e festeggeremo per settimane ballando il reggae nelle strade, ma la strada è ancora lunga e la vittoria non è a portata di mano.