*Droga, l'affondo dell'Unione alla Fini-Giovanardi
Roma, 29 GEN (Velino) - Dopo il decreto firmato dal ministro della Salute Livia Turco che ha raddoppiato la quantita' di cannabis detenibile senza incorrere in sanzioni penali, l'Unione sferra un altro colpo alla legge sulla droga Fini-Giovanardi. Marco Boato e' infatti il primo firmatario di una proposta di legge per l'abrogazione della legislazione sulle tossicodipendenze in vigore, presentata la settimana scorsa alla Camera. Il testo firmato da 40 deputati del centrosinistra mira a un'integrale depenalizzazione del consumo di droghe, e a favorire l'accesso a vie alternative al carcere per \"rivitalizzare\" le politiche di riduzione del danno. Del resto, e' lo stesso programma elettorale della maggioranza a imporre l'imperativo: \"Il decreto legge del governo sulle tossicodipendenze deve essere abrogato\". Ed e' proprio questa l'intenzione della proposta del verde Boato, come testimoniano i primi 15 articoli della legge, finalizzati alla abrogazione della Tabella unica in cui sono inserite tutte le sostanze stupefacenti della Fini-Giovanardi e la riproposizione del testo precedente, il dpr 309 del 1990. Le novita' della proposta targata Ulivo, Rifondazione, Verdi e Rosa nel Pugno sono contenute invece nell'articolo 16 che modifica il Testo unico del 1990, introducendo la non sanzionabilita' dell'uso e della detenzione a uso personale di sostanze stupefacenti, e nell'articolo 17 che modifica in radice le norme del dpr prevedendo sanzioni penali solo per chi detiene droghe al fine di cederle a terzi e di ricavarne un profitto. Tradotto: depenalizzazione completa del consumo.



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