Per quanto ne so, la coltivazione è vietata anche in Olanda, Canada e ovunque, dato che tutti i paesi hanno ratificato le convenzioni del '61 e '71. In alcuni (pochi) Paesi non è una priorità reprimerla o non è punibile entro certi limiti, tutto qui. L' unica eccezione penso sia il caso Pannagh e la legge basca, ma anche il Belgio prevede la non punibilità per 1 pianta personale o 3 grammi essiccati. In teoria non potrebbero nemmeno raccoglierla.
Bisogna prepararsi per dar battaglia a Vienna 2008, chiedendo per la canapa quello che Morales chiede per la pianta di coca. Lui ha la pressione degli indios cocaleros alle spalle, quale pressione subiscono i governi europei sulla canapa?
Per ora gli unici che possono ufficialmente derogare dalle Convenzioni sono i Ministeri della Sanità , che in Canada p. es. la autorizzano per fini terapeutici (a chi si registra), mentre in Olanda no, sono tolleranti ma ufficialmente preferiscono fornirla in farmacia ai soli malati.
Nessuna legge di nessuno Stato può scrivere 'è permessa la coltivazione...', al massimo la si può far rientrare nell' uso personale, come da giurisprudenza anche italiana, o fare 10cent di multa.
La proposta di Ferrero è più avanzata, parla di abrogazione delle sanzioni (anche amministrative) per l' uso personale, ma nel governo c' è chi non è completamente convinto, per usare un eufemismo, ed è materia di trattativa.
<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE> \"il consumo personale di sostanze illecite resta illecito ma le sanzioni devono scattare solo allorquando... </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE> oggi il consumo personale prevede sanzioni amministrative, mentre sanzione dovrebbe esserci solo allorquando...
Anche nella Boato trovate la frase rituale 'è vietata la coltivazione...' ma non trovate le sanzioni che andrebbero applicate.

Basterebbe riuscire ad aggiungere all' art. 73: <TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE> 73. Chiunque, senza l'autorizzazione di cui all'articolo 17, coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre o mette in vendita, cede, distribuisce, commercia, trasporta, procura ad altri, invia, passa o spedisce in transito, consegna per qualunque scopo sostanze stupefacenti o psicotrope a fini di lucro, ... </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
project:<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE> 2) Interventi di depenalizzazione del consumo personale e l'adozione di
misure alternative alla detenzione al fine di facilitare il percorso
riabilitativo delle persone dipendenti. </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE> Si parla degli spacciatori, per i quali è prevista la detenzione
<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE> d)...in modo che anche nella concessione delle attenutanti e delle aggravanti si possa più chiaramente distinguere lo spacciatore tossicodipendente al dettaglio costretto per la propria condizione ad
esercitare l'attività illegale dallo spacciatore che lucra sulla vendita,
nonché dalle organizzazioni mafiose. </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE> Non penso proprio ci si riferisca ai consumatori di cannabis, anche se resta comunque la domanda: se non la coltivi, dove ti puoi rifornire legalmente? Non credo però che in pochi mesi in Italia si possa ragionare razionalmente su questi argomenti, un gradino offre il supporto per il successivo e sarebbe già molto...