Grazie a tutti dell'appoggio!
Brevissimo riassunto:
Lunedì mattina in seguito allo sgombero del presidio vicino al cantiere e al tragico incidente che ha gravemente coinvolto il compagno Luca, occupiamo l'autostrada a Chianocchio. Durante la giornata costruiamo barricate e decidiamo in assemblea di bloccare più a monte, a Salbertrand, per impedire il cambio turno degli sbirri in cantiere.
In serata il nuovo presidio viene sgomberato e i pochi manifestanti presenti reagiscono in modo non violento, per essere poi dispersi con lacrimogeni e idranti.
A Chianocchio l'occupazione continua, interrotta martedì mattina da uno sgombero temporaneo: data la presenza di telecamere i manifestanti sdraiati in autostrada sono trascinati "delicatamente" verso lo svincolo, le ruspe diveltono le barricate e nel giro di poche ore le camionette levano le tende, consentendo la rioccupazione dell'autostrada. Martedì sera, vista la grande affluenza al presidio, si decide di continuare ad oltranza il blocco, affiancandolo con una serie di azioni.
Mercoledì pomeriggio si ripete la scena di martedì mattina: sgombero, valligiani sdraiati a terra, manifestanti ammassati sullo svincolo. Questa volta però le barricate vengono trasportate altrove, e procedono con la pulizia dell'autostrada. Verso le 7 e mezza si schierano undici file di sbirri all'ingresso dello svincolo autostradale. Hanno ricevuto l'ordine tassativo di non manganellare e di spingere solo, ma, per quanto siano in discesa, non riescono ad avanzare di un metro. La valle risponde in maniera pacifica alle cariche e uniti in cordoni non ci spostiamo, mentre gli idranti si posizionano sull'autostrada. Ore 21, i telegiornali sono finiti, un celerino ordina ai giornalisti di abbassare le telecamere perchè si inizia a picchiare. I vecchi valligiani, nelle prime file, a dimostrare che la valle è loro e che nessuno gliela può togliere, resistono con gli altri compagni e non indietreggiamo nonostante i manganelli e gli idranti. Da subito vengono sparati lacrimogeni ad altezza uomo(uno per fortuna mi ha preso lo zaino pieno di vestiti e non la testa) e presto ci ritiriamo. Cariche e lacrimogeni sparati a iose(molti nei cortili delle case) spostano tutti verso la rotonda antistante lo svincolo, da cui parte la sassaiola dei manifestanti. Dispersi un po' a monte, un po' a valle, continuiamo a subire le cariche, dando il tempo ai più vecchi di spostarsi e assistiamo alla vandalizzazione di qualche automobile dei manifestanti. Ci diamo appuntamento in piazza del mercato a Bussoleno e iniziamo l'assemblea, dandoci il gancio per oggi alle 6.
A SARA' DURA