stavo pensando a come fare per organizzare una comunità prima piccola ma con potenziale di espansione (sia come estensione che come partecipanti), eliminando i possibili problemi dovuti ad abbandoni o vendita delle proprietà. Credo che la legislatura di ogni paese abbia delle differenze (quindi meglio controllare prima) ma secondo me il sistema che uso io con la onlus potrebbe essere una buona base. vi spiego:
si crea una associazione (o società, dipende cosa conviene nel paese in cui si è) e si registra. la chiamate che so "gli amici di maria" (così magari qualche pollo vi regala pure l'8 per mille..). Si crea un consiglio direttivo (20 persone) e si da la possibilità a tutti i soci futuri di essere consiglieri. Si crea lo statuto (legalmente valido) che verrà sottoscritto da ogni socio, poi ci si autotassa. la cifra stabilitela voi, dipende da cosa volete fare (cpmprare solo la terra, cominciare subito a costruire, ecc).
con i soldi raccolti l'associazione compra la terra (diventandone proprietaria) e inoltre viene deciso quanto del capitale investire in terra e quanto nel resto (strutture, impianti ecc). la costruzione delle case private viene approvata dal consiglio che pone una regola: chi costruisce può rivendere solo all'associazione e ad una cifra massima che corrisponde a quanto si è speso per costruirla (la community non deve generare lucro ma giustamente se uno se ne va deve cercare di non rimetterci). in ogni caso il prezzo potrebbe anche calare (svalutazione da usura, ma siamo già troppo in là).
in questo modo si elimina il problema della vendita a "terzi incomodi" e si può decidere a priori uno stile costruttivo che sarà comune a tutti gli edifici (per non fare un'accozzaglia di stili diversi che è uno schifo). inoltre immagino che l'impresa sarà formata in buona parte o del tutto dai soci.
man mano che nuovi soci aderiranno, pagando una cifra stabilità, il consiglio si troverà in cassa fondi con i quali comprare nuova terra, costruire parti comuni e servizi o liquidare qualcuno che se ne va.
mi facevo due conti, tenendo presente che l'inizio è il momento in cui le spese per le parti comuni sono più alte (strade, pozzi, impianti elettrici e di scarico ecc).
20 persone che mettono 100 mila euro: 2 milioni
2 ettari di terreno, mettiamo a 10 euro/m2, 200.000 euro.
1 backhoe (considerando i lavori da fare conviene averlo) 50-70000 euro
sistema elettrico, idrico e di scarico circa 100.000 euro
varie e imprevisti 150.000 euro
in totale siamo a 500.000 euro a cui vanno aggiunti:
edifici comunitari: main lobby 300 m2. lavanderia 50-60 m2. garage/ripostiglio attrezzi 50m2. ingresso/guardiola 10 m2. muro di recinzione (per due ettari sono 600 ml). varie altre costruzioni (zone di servizio impianti, ecc) 100 m2
totale 500.000 euro
resta quindi ancora un milione.

è importante decidere a priori se ci sarà differenza fra i soci. cioè, i nuovi soci pagano anche loro 100 mila euro? in questo caso ognuno dovrà aggiungere i soldi per la costruzione della propria casa ed il milione che restava in cassa si usa per il sostentamento iniziale della community. questa mi sembra l'ipotesi più fattibile anche perchè pone i soci tutti allo stesso livello (eliminando le gelosie) anche se chiaramente i fondatori hanno più voce in capitolo (ma è necessario e dovuto).
boh, che ne pensate?