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06-03-2007 alle ore 16:58, OldGoblin :
tra l'altro è notizia recente che in Romagna hanno promosso nuovamente iniziative per la coltivazione della canapa da fibra sul territorio... avanti così!!
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Emilia e Piemonte :-D
Emilia Romagna: dalla Regione un pdl per promuovere la canapa
Da estense.com - 29 gennaio 2007
Bologna. Alcuni consiglieri regionali della maggioranza: Gian Carlo Muzzarelli (primo firmatario), Mario Mazzotti, Paolo Lucchi, Laura Salsi e Nino Beretta dei ds; Roberto Piva e Marco Barbieri della margherita; Gianluca Borghi (ecologisti per l'ulivo- gruppo misto); hanno presentato un progetto di legge dal titolo \"Promozione della coltura della canapa (cannabis Sativa L) e altre colture innovative nel territorio dell'Emilia-Romagna\". La relazione che accompagna il testo di legge evidenzia che la trasformazione che attraversa il settore della produzione agricola, legata alla nuova Pac (Politica Agricola Comune) e alla riforma dell'Ocm zucchero, e l'interesse che si sta sviluppando verso coltivazioni no-food con caratteristiche e destinazione industriale analoghe a quelle della canapa, rendono di fondamentale importanza fornire al mondo agricolo strumenti nuovi per la ricerca e la messa a punto di alternative economicamente interessanti attraverso l'introduzione di colture innovative rispetto a quelle tradizionali.
Per questo motivo, il progetto di legge, costituito da 5 articoli, si propone lo scopo di promuovere la strutturazione di filiere produttive di carattere innovativo finalizzate a sostenere la competitività e la diversificazione produttiva delle imprese agricole e favorire l'integrazione fra i processi agricoli e quelli industriali. Il pdl identifica quindi le attività alle quali erogare i contributi e stabilisce che i beneficiari \"sono i soggetti che tra i propri scopi hanno la produzione, la lavorazione, la trasformazione e commercializzazione della canapa\" con priorità \"ai soggetti aggregati in filiera\".
Gli estensori del pdl evidenziano che la canapa, quasi scomparsa per decenni dai nostri ambienti, oggi si propone con forza all'attenzione dei consumatori dal momento che le varie componenti della pianta costituiscono un'importante materia prima naturale utilizzata nell'industria della fibra tessile, della carta e di altri prodotti, ad esempio nel campo della cosmesi. L'attuale scenario - sostengono i firmatari del testo - fa considerare come il mercato legato alla canapa in generale, e in particolare quello specifico della produzione di fibra tessile e tecnica e di granella, sia in crescita in questi anni, con prevedibile sviluppo per il futuro.
La Regione Emilia-Romagna, ricorda ancora la relazione, ha partecipato alla reintroduzione della canapa nei nostri territori finanziando progetti di ricerca e sperimentazione ed uno stabilimento di prima lavorazione situato nel comune ferrarese di Comacchio.
Regione Piemonte: in commissione i finanziamenti alla canapa
http://www.targatocn.it/it/internal....29&cat_code=10
E’ notizia di queste ore che dovrebbe iniziare nelle prossime settimane (se non prorio nel prossimo OdG comunque nei successivi), nella terza Commissione del Consiglio regionale del Piemonte, la discussione di un interessante Progetto di Legge (il n. 204) mirato ad incentivare la produzione e la commercializzazione della canapa sativa per uso terapeutico-industriale. L’iniziativa – in verità un pò datata – nasce da un gruppo di consiglieri di Forza Italia ed è attualmente al vaglio della commissione Agricoltura – il vicepresidente Juri Bossuto (Rifondazione Comunista) si è dichiarato a favore del progetto e la collaborazione tra le diverse parti politiche è un dettaglio che fa ben sperare per l’approvazione della PdL –.
Viste le alte potenzialità della canapa - dai tessuti (abiti, ottimo cordame ecc...) alla produzione di energia (si parla di pulita), dalla carta (la migliore qualità in commercio è infatti quella di canapa) alla cosmesi, fino ai pannelli isolanti per abitazioni o ai cruscotti per automobili (e molto altro ancora) - risulta pertanto essenziale che leggi di questo genere vengano discusse e approvate in tutte le regioni d’Italia, questo per riabilitare, da un lato, l’immagine di un prodotto dalle proprietà incredibili ma da troppo tempo ingiustamente demonizzato e dall’altro, per risollevare l’occupazione regionale che in questi ultimi giorni ci sta segnalando allarmanti crisi e paventate ipotesi di licenziamento. Nella speranza che in futuro possa decadere anche la distinzione tra la qualità sativa e quella indica – piante morfologicamente identiche che differiscono solo nella produzione spontanea del tetraidrocannabinolo – attendiamo gli sviluppi del Consiglio Regionale piemontese nella convinzione che l’esempio possa essere seguito anche da altri.
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