Capisco perfettamente la tua presa di posizione anche non condividendone i modi. Ho infatti affrontato ben 7 processi, ma la mia lotta personale è stata quella di non mostrarmi pentita, di non patteggiare e di sostenere l'antiproibizionismo sulla canapa elencando e spiegandone i motivi. Ho anche rischiato il peggio affermando alla Corte che saranno loro a mandarmi nelle piazze in cerca di pusher e di conseguenza saranno loro a finanziare i narcotrafficanti ma, ribadisco, è solo una mia lotta personale. Non è assolutamente un consiglio per chi si trova o si troverà nella stessa situazione. Ora, penso che avendo una patologia e quindi non aspirando unicamente all'uso ludico della canapa, tu abbia il dovere di far valere i tuoi diritti ma, ripeto, con i giusti modi. Se noi tutti accettassimo il tuo consiglio, non credo che le tue condizioni migliorerebbero di una sola virgola; in compenso peggiorerebbero le condizioni di tutti. Se sbaglio correggimi pure ;-)