Non sono d'accordo. O almeno non con la forma in cui è formulata la frase.Originariamente Scritto da ecko
Le ricerche del professor Montanari, che ho potuto conoscere personalmente ad un incontro pubblico, hanno prodotto tutti dati confermati anche dall'OMS e riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale dando origine ad un ramo della medicina prima inesistente: La Nanotossicologia (o Nanopatologia).
Tutti i cibi pubblicati nell'elenco contengono effettivamente inquinanti in forma di nanoparticelle di metalli pesanti, il problema è che Beppe Grillo ha estrapolato solo una parte delle informazioni per creare una "lista nera" focalizzata solo al boicottaggio di alcune grandi marche.
In realtà anche il cibo fatto in casa in determinate condizioni può contenere nanoparticelle inquinanti, infatti nei sui incontri il dottor Montanari non parla solo degli inceneritori ma anche delle fonti minori di nanoparticelle (es. i coltelli affilati ma non risciacquati dalle polveri di metallo).
E' giusto segnalare anche che non tutti gli alimenti controllati sono risultati contaminati (qui un elenco parziale ed informazioni utili).
Nel link che hai pubblicato invece si può leggere un'introduzione (prima dell'aggiornamento) dove emerge addirittura scetticismo verso l'esistenza dei ricercatori e la veridicità della ricerca effettuata:
"Gli ingredienti per sospettare che si tratti di una bufala ci sarebbero tutti: l'accenno alla cospirazione delle grandi industrie, la paura per l'avvelenamento dei cibi, la controversia sullo smaltimento dei rifiuti, due ricercatori rigorosamente anonimi perseguitati con tanto di sequestro dei microscopi (e da quando le analisi chimiche si fanno con il microscopio?), l'invito a diffondere il più possibile l'appello, e una lista inquietante di alimenti avvelenati, cara a tanti appelli analoghi."
Parole che farebbero pensare che non sia vero che quei cibi contengono inquinanti o che le nanoparticelle esistano; in realtà ciò che si contesta è l'utilizzo dei dati pubblicati.
Ritengo quindi non si tratti di una bufala (notizia falsa), ma di una strumentalizzazione.