Cannabis e circolazione stradale : Come sviluppano gli scienziati i valori limite del THC nel sangue?
Dr. Franjo Grotenhermen
Il THC come tante altre sostanze (oppiacei, sonniferi,anfetamine ed alcool) possono influenzare l’abilità alla guida. Per questi motivi ,il legislatore ha decretato una modifica della legge sulla circolazione stradale che è entrata in vigore il 1. agosto 1998 , con la quale si può procedere in contrasto alla partecipazione alla circolazione stradale sotto l’influenza di droghe illegali come la cannabis e gli oppiacei in quanto trasgressione. Inoltre nel paragrafo 24a della Legge sul traffico stradale si afferma: \" Trasgredisce chi guida un veicolo sotto l’influenza di una sostanza inebriante definita della tabella rispetto a questa disposizione. Un tale effetto è presente, se una sostanza nominata in questo allegato viene dimostrata nel sangueâ€?: Nell’allegato vengono per esempio citati il Tetraidrocannabinolo (THC) e la morfina.
Nel corso di una audizione di esperti nella commissione traffico del Bundestag nella primavera del 1997 questo regolamento era discusso rispetto a questa tematica. Soprattutto dal momento che il THC é riscontrabile essenzialmente molto più a lungo nel sangue di quanto duri l’effetto. Negli anni passati per questi motivi, molti consumatori di cannabis ricevettero un divieto di guida , perché gli era stato diagnosticato del THC nel sangue un giorno dopo l’ultimo consumo. Secondo la definizione della legge essi partecipavano alla circolazione sotto l’influenza della cannabis. A molti scienziati risulta chiaro, che questa definizione è insensata. Dall’altra parte è difficile, in maniera analoga al valore “per milleâ€? come previsto per l’alcool , fissare un valore soglia concreto, al di sopra del quale sia riscontrabile una concreta invalidazione della capacità di condurre un veicolo. Questo fatto dipende dal fatto che la concentrazione del THC nel sangue è molto variabile e non esiste un rapporto diretto tra la concentrazione del THC nel sangue e una concentrazione del THC nel cervello.Questo punto venne utilizzato da molti uomini politici per non fissare alcun valore soglia all’interno della legge.
Presumilmente un valore limite cattivo é meglio di nessun valore limite.Anche la Corte Costituzionale ha indicato in una sua recente sentenza, che al disotto di un 1 ng/ml (Nanogrammo per Millilitro) di THC nel sangue non si può dedurre che esista un peggioramento. La cosa è ovviamente un progresso rispetto ad una interpretazione troppo rigida delle disposizioni di legge, ma sicuramente non è sufficiente. Io ho fatto parte di un gruppo di lavoro di dieci esperti di sei paesi(Germania, Paesi bassi, Gran Bretagna, Canada, USA, Australia) , che nel recente congresso internazionale sulla sicurezza stradale di Glasgow tenuto nell’agosto 2004, ha proposto un valore soglia del THC nel sangue da 5 fino a 10 ng/ml . Questo valore di limite corrisponde all’incirca da una concentrazione del sangue di alcool del 0,5 per mille. Dalla Germania hanno partecipato al gruppo oltre a me anche il Prof. BergÂ*haus dell’Università di Colonia e il Prof. Krüger dell’Università di Würzburg .
Numerosi studi hanno dimostrato come le persone con una bassa percentuale di THC nel sangue non dimostrano un rischio maggiore di incidente. Nello studio australiano finora più grande del 2004 ,il rischio di incidenti relativo ai consumatori di cannabis aumentava solo quando questi dimostravano più di 5 ng/ml THC nel sangue. 5 ng/ml di THC nel sangue corrispondono a circa 10 ng/ml di THC nel siero sanguigno.Il siero sanguigno è la parte liquida del sangue senza i corpi del sangue.
Il fumo di una sigaretta di cannabis provoca dopo 5 minuti delle concentrazioni massime da 50 fino a 300 ng/ml di THC nel siero sanguigno. Le concentrazioni poi si abbassano entro 3,4 ore in concentrazioni di livello di pochi nanogrammi.Ma la situazione nel caso di consumatori occasionali e regolari è differente. Nel caso dei consumatori occasionali la concentrazione di THC dopo il fumo di una sigaretta di cannabis cala in generale entro 5-10 ore sotto 1 ng/ml .In caso di forti consumatori il THC però spesso può essere dimostrato nel sangue anche 24 fino a 48 ore dopo l’ultimo consumo. In una ricerca dell’Istituto Medico Legale della Università di Heidelberg il THC nei forti consumatori ( più di una canna al giorno) era dimostrabile dopo 24 fino a 48 ore in concentrazioni tra i 1,3 e il 6,4 ng/ml nel siero sanguigno. Anche dopo che uno degli 11 consumatori abituali moderati(1 canna o meno al giorno) il THC era presente dopo 24 ore in una concentrazione nel siero sanguigno di 1,8 ng/ml. Nel caso di consumatori occasionali(meno di una canna alla settimana) il THC non era più riscontrabile 24 ore dopo l’ultimo consumo.



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