Ecco il testo integrale e non tagliato, se ho sbagliato ad esprimermi faccio un mea culpa, ma non mi pare:

Ciao Mina,
ti avverto: sono logorroica, insonne e confusa. Ora sta a te decidere se cestinare al volo questa lettera o leggerla e magari pubblicarla. Oppure leggerla e basta.
Ho quasi 21 anni, sono le 6 e mezzo del mattino e stanotte non ho chiuso occhio, le mie ferie stanno finendo e mi godo gli ultimi giorni di libertà prima di ritornare nella gabbia dei leoni, ossia il mio ufficio - call center dove lavoro da un anno e mezzo.
Mia madre mi dice sempre che sei stata grande, sinceramente non ti ho mai ascoltata tanto perchè faccio parte della \"generazione degli ignoranti\", quelli che sono capaci solo a drogarsi, a bere, ad andare a 190 km/h sulle strade uccidendo persone e ascoltando musica capace di spaccarti i timpani a lungo andare.
La mia lettera verterà proprio su un tema in particolare, quello della droga e non so come la pensi in merito, ma lasciami sfogare, ti prego.
Sono una ragazza normalissima, ho avuto una bella infanzia, una famiglia che non finirò mai di ringraziare per come mi ha educata e cresciuta, amici in gamba, un'istruzione adeguata a quello che è la mia persona e diciamocelo: non mi è mai mancato nulla; le prime spine della vita \"rosa e fiori\" le ho incontrate nel pieno della mia adolescenza, quando il mio ex ragazzo mi spaccò una vertebra con una bastonata: vuoi sapere il perchè? Gli avevo detto che era uno stronzo dopo aver scoperto che mi tradiva con quella che credevo fosse una mia amica.
Le spine le ho viste anche quando mio padre si è ammalato di cancro, ma poi per fortuna è guarito e da lui ho imparato tanto, soprattutto che non bisogna mai mollare, nemmeno quando la morte ti tira verso di lei, con quelle funi dure che ti lasciano segni indelebili sulla pelle.
La spina più piccante, più dolorosa e lacerante, l'ho vista il 1 dicembre 2006: LUI, 24 anni, il mio migliore amico. Se ne va, così senza avvertirmi, senza darmi la sua buonanotte, senza accarezzarmi i capelli e sussurandomi che sono una persona speciale e che mi adora più di ogni altra cosa al mondo. Morire a 24 anni per un edema polmonare, quando pensi di stare bene, perchè tanto sei alto 1.90 e fai tanto sport, morire a 24 anni poco prima di diventare dottore in ingegneria informatica, morire senza avergli detto che l'ho addirittura amato di nascosto per paura di perderlo, morire così, all'improvviso, lasciando in me e negli altri amici un vuoto che tutt'ora non riusciamo a colmare.
Da quel giorno, cara Mina, la mia vita è cambiata: ho iniziato a vedere il mondo per ciò che è, ho cominciato a capire che quando il destino decide che devi morire puoi anche stare da solo in un'isola deserta, ma tanto moriresti comunque; ho iniziato ad immaginare come possa essere il Paradiso, sempre ammesso che esista. Ho iniziato a fumare gli spinelli e so che LUI si incazzerebbe da morire se fosse ancora qui, ma credo altrettanto che se ci fosse ancora, non avrei bisogno di fumare per stare bene.
Sono stata in vacanza ad Amsterdam per un weekend con la mia migliore amica, per staccare la spina da questa routine che uccide dentro ogni giorno di più, per non pensare alla persona che amo ma che non capisce nulla di amore, per non pensare alle serpi che invadono il mio ufficio e soprattutto, per non pensare al fatto che LUI non mi scrive più messaggi della buonanotte da quel maledetto venerdì.
Ad Amsterdam ho fumato gli spinelli (come li chiamate voi \"grandi\"), qui in Italia fumo gli spinelli, sono una consumatrice di droghe leggere e non ho mai provato (e mai lo farò) la cosiddetta \"bianca\" o altre merde simili; eppure, nonostante ciò, se le forze dell'ordine mi fermano per strada e trovano un semplice pezzetto di \"libertà personale\", mi faccio 3 anni di galera. Chi ammazza i bambini dopo 3 anni (o anche meno) è già fuori. Chi è il vero criminale? Io che fumo senza dar fastidio ad anima viva? Secondo la legge italiana si; dopo aver letto l'articolo su Amsterdam apparso nel numero 29 di Vanity, ho pensato immediatamente di scriverti, perchè vorrei delle risposte. Comincio a detestare l'Italia, non guardo nemmeno più i telegiornali perchè non mi va di sentirmi dire \"tossica, rifiuto della società , drogata\" da persone che non sanno nulla sulla marijuana e non ne sapranno mai nulla, perchè vivono come dei bigotti. Mi spiace sentir dire che gli spinelli sono mortali quando a me fanno stare bene e in pace con me stessa, mi spiace sentirmi etichettare in tutti i malomodi possibili perchè fumo le canne. Sono una persona normale, ho un cuore anche io e una testa per pensare; per me non c'è nulla di male a fumare le canne, eppure non posso fare nulla di pubblico qui in Italia perchè, come detto, rischio il carcere.
Per un canna, una sola canna, rischio di perdere il lavoro e soprattutto, diverrei la vergogna della mia famiglia, che probabilmente starà leggendo queste parole e si spaccherà il cervello di deja-vù.. Mina, quello che ti chiedo è questo: perchè in Italia non legalizzano le droghe leggere, magari istituendo delle leggi precise e forti come ci sono in Olanda? Perchè noi consumatori consapevoli di droghe leggere dobbiamo venir linciati e trattati come pezzi di merda? Perchè la gente pensa che quando uno fuma le canne lo fa per sballarsi?
Io mi faccio le canne e non di certo per sballarmi.. Ma per non pensare a nulla. Non bevo, fumo poche sigarette e non ho mai guidato sotto l'effetto di stupefacenti, perchè so che non si deve fare assolutamente; non ho mai rubato nulla, non ho mai spacciato, non ho mai usato violenza su nessuno; eppure, per la società italiana, sono una criminale. Fico, no?
Ti cito due passi di una lettera scritta da un ragazzo ai politici in occasione della giornata mondiale contro l'abuso e il traffico di droga: \"Le banche non vengono rapinate, le persone non vengono uccise, le auto non vengono guidate troppo velocemente e gli uomini non violentano le loro amiche se fumano Cannabis. …La Cannabis non ti fa sentire male il giorno dopo. Non ti fa venire voglia di picchiare il tuo capo, il tuo amico o di abusare fisicamente e sessualmente dei tuoi figli…\" .

Mina è così, credimi. Vorrei poter non nascondermi più e vivere tranquillamente la mia vita, vorrei poter spiegare al mondo che so quello che faccio e vorrei guardare negli occhi mia madre, dicendole di non spaventarsi perchè, appunto, so quello che faccio.

Va bene, credo sia giunto il momento di lasciarti, anche perchè sarai già annoiata di tuo con tutta la mondanità che ti circonda e la mia lettera era solo un modo per sfogarmi; grazie per avermi ascoltata e spero di esser stata compresa. Provo ad andare a nanna, ma non prima di aver preparato la colazione a mamma e papà e non prima di aver alzato la testa al cielo e di aver ringraziato ancora una volta LUI, perchè sono viva di serenità , viva di passione e viva di vita. Si, sono una persona normale.

A presto cara Mina, tanti baci.

Costretta a restare anonima.

-.-
Grazie comunque raga!!