Ho partecipato con piacere alle precedenti edizioni, diciamo più \"tradizionali\", e trovo che lquesta festa di Parma sia un evento nuovo ed interessante.
Riuscire a fare venire nella \"tana del lupo \" tanti acerrimi proibizionisti è una possibilità in più per fare conoscere la realtà della cannabis.
I più, sono proibizionisti verso la canapa per partito preso e hanno una visione distorta di quello che siamo veramente, e riuscire ad \"aprirgli gli occhi, sarà compito dei presenti e degli organizzatori.
Alla riunione della prima festa, erano presenti un sacco di relatori, che alla fine del dibattito \"regolamentare\", sono rimasti per più di un'ora a rispondere alle domande degli spettatori.
Non sarà un dibattito piatto e sterile con la \"claque organizzata\", e se le energie spese a litigare tra noi venisse utilizzata per preparare le domande più importanti da fare ai relatori, magari ne esce qualcosa di utile.

Il cionvolgere i residenti e gli esercenti è una grande pensata.
Quando il Canapaio Ducale ha aperto 5 anni fa, la cittadinanza non era affatto contenta dell'arrivo dei \"drogati\" nel quartiere, e sentire che adesso addirittura collaborano alla riuscita di una festa antipro, rende un grande merito all'operato di Luca.
Al contrario delle bugie proibizioniste propagandate a profusione, l'antiproibizionismo ha poco spazio per fare informazione, e se l'esempio di Parma fosse stato seguito da tante altre città, la nostra cara Maria verrebbe vista con occhi più benevoli.

Sarò a Parma, e se qualcuno che non può venire ha delle domande intelligenti e produttive da fare ai relatori, (se ci sarà la possibilità di farne!), se le posta quì, glie le leggerò io.

Spero di vedervi in tanti!
Booommm!!!