Si può fare molto, Ivan, ma capisco il tuo sconforto.
Gli attivisti nell'antipro sono pochissimi, suddivisi tra associazioni che il più delle volte sono in contrasto tra loro invece di unirsi per un coro che sentano lontano.
Anche tra i consumatori c'è diffidenza e menefreghismo verso chi cerca di migliorare le cose.
Tutti aspettano la legalizzazione comodamente seduti con una canna in mano, ma non mi stancherò mai di ripetere che se non ci diamo da fare noi interessati, avranno sempre voce solo quelli come l'infido gelmini e i suoi soliti compari.
Non tutti possono esporsi in proma persona, lo capisco, ma i militanti antipro che abbiamo conosciuto, oltre che a donare tanto tempo \"alla causa\", sono obbligati a spendere di tasca propria per volantini, spostamenti per conferenze o manifestazioni, ecc. ecc.
Chi non si vuole esporre e non vuole \"perdere\" tempo, potrebbe almeno contribuire con qualche donazione a chi si sbatte.
Se ognuno dei 5.000.000 di fumatori mettesse un euro a disposizione per chi lotta, la nostra canapa sarebbe legale da un pezzo!