Credo che l'antiproibizionismo e il movimento per la liberazione della canapa non siano una gara, una competizione nella quale primeggiare o mettere in difficoltà altre persone che hanno le stesse nostre idee ma sia piuttosto un obiettivo da raggiungere con il contributo di quante più persone possibili, perchè tutti possono fare qualchecosa...e con tanti \"piccoli\" mattoncini che si costruiscono le grandi costruzioni e soprattutto con la pazienza, la comprensione e lasciando da parte l'orgoglio (tutte qualità che la canapa inculca nei suoi estimatori...;-) )
Ottenere un risultato per vantarsene, per mettersi una medaglia sul petto non ha senso, serve solo per alimentare l'ego e l'amor proprio, che tutti abbiamo ma che in certe \"battaglie\" è più utile lasciare da parte...bisogna lavorare come tanti piccoli gregari (metafora ciclistica) e partire dal basso, cercando di partecipare, informare e di non nascondersi..
Mi spiace che Ivan abbia deciso di mettersi in standby ma è comprensibile che dopo anni di impegno un po' di delusione serpeggi soprattutto vedendo che i più giovani sono disinteressati alla parte \"sporca\" del lavoro ma voglionogodere solo dei frutti di quest'ultimo...
Io dico che non bisogna disperare...tra qualche anno qualcuno di questi giovani avrà maturato consapevolezza che lo porterà ad incavolarsi ed informarsi portando linfa ed entusiasmi nuovi nel movimento...altri invece continueranno solo a fumarsi le canne...ma va bene così...l'impegno e la costanza non sono qualità comuni e di gente con la dedizione che ha mostrato Ivan non ce ne è molta in giro...(a parte i mitici della tiaccaci..)