
Originariamente Scritto da
teppa
Sempre peggio....adesso sono arrivati a dirmi (molto velatamente) che se dovessi continuare su questa strada (ovvero difendere i miei diritti) potrei entrare in un ingranaggio del tipo:lui è quello cattivo da eliminare ad ogni costo,un erbaccia da estirpare,cosa che ed altro è successa già a molti altri colleghi,nel mento in cui uno prova a far valere i propri diritti deve essere evitato dagli altri,ANNULLATO,come se avessi una malattia contagiosa come la peste o la lebbra.Cosa comporterebbe in pratica?l'essere sempre sotto controllo in tutto e per tutto ogni qualvolta si é sul posto di lavoro (chiaramente una volta riammesso).
Quindi la soluzione logica?rinunciare alla propria persona,ai miei diritti di uomo libero,in fondo la mia è una battaglia per cambiare un semplice esame,dalle urine allo stick per saliva,ma dato che sarebbe una battaglia che potrebbe aiutare chi fa uso di cannabinoidi nel proprio tempo libero (e i cannabinoidi sono illegali) è una battaglia persa in partenza e dovrei rinunciarci a priori.
Che schifo!!!ho il mal di stomaco,ma come cazzo siamo messi in Italia?veramente le persone non contano niente?veramente una persona non si può battere per i propri diritti?e questo sarebbe uno stato democratico?e dov'è la democrazia?
Mio fratello che mi dice devi rinunciare,é illegale,ci dovevi pensare prima di fare i figlioli...non voglio rinunciare a fumare,sono,devo essere libero di fare quello che voglio a casa mia,se così non fosse come posso definirla CASA MIA?!Se non riuscirò nel mio intento prenderò la mia famiglia e me ne andrò via da questo paese che non mi rappresenta più e se la mia famiglia non vorrà seguirmi diventerò come tanti un immigrato all'estero che manda i soldi a casa e vedrò crescere i miei figli su internet anziché tra le mie braccia