Difficile dare risposte in un discorso così complicato: mi vengono però alcune riflessioni.
Secondo me la differenza tra i giovani di una volta e quelli di adesso, è che una volta ci si iscriveva al sindacato per migliorare le situazione operaia, mentre adesso il posto al sindacato è una miniera d'oro e un posto sicuro.
All'inizio del secolo scorso, durante l'era industriale, i turni di lavoro erano anche di 14/16 ore al giorno, ed è stato il sacrificio di tante persone che hanno lottato che hanno portato alle 40 ore settimanali.
In Francia erano arrivati alle 35 ore, con il venerdì pomeriggio libero, e la qualità del lavoro era diventata sostenibile e la vita \"spendibile\" per cose diverse dal lavoro.
Adesso i \"padroni\", senza nessuno che preoccupi del loro operato, hanno demolito il lavoro sicuro (diritto sancito dalla costituzione) con il lavoro precario ed i salari sono a discrezione dell'impresario, mentre i diritti sulla sanità e assistenza sociale sta andando a rotoli.
Se nessuno tenta di fermare l'assurdo teatrino, pupi e pupari faranno quello che vogliono della classe lavoratrice, e le vostre pensioni saranno a livello indocinese.
Lavorare per pochi euri all'ora, non è bello, ma non è neanche una realtà eterna.
Nel lavoro si possono manifestare le proprie qualità ed esperienze, ed avere promozioni o richieste di lavoro da ditte delo stesso campo che hanno bisogno delle tue capacità.
Certo che se per sfiga o incompetenza ti fai tutta la vita a sciacquare piatti in una bettola per pochi scellini, la colpa non è proprio tutta della società.
Il futuro inesorabilmente arriva, e sta a te a colorarlo di rosa o di nero, o aspettarlo come si aspettava Godot o i sei al superenalotto.
Proprio per evitare tutto ciò, mi sono messo in proprio, e mi sono scelto l'attività che più mi si addiceva. Non credo di avere doti nascoste o santi in paradiso, e se sono riuscito a fare una vita dignitosa, lo devo alle ore che ho passato dietro al tavolo da lavoro ingegnandomi nuove tecniche, formati nuovi con tanta e tanta passione.
Se mi fossi seduto a cazzeggiare, non avrei preso nemmeno 3.00 euri all'ora o sarei li a sciacquare piatti con la catena al collo!
Le favole insegnano che ci sono formiche e cicale.
Sono due mondi diversi, e nessuno dei due è potenzialmente sbagliato.
Certo che la cicala poi non più lamentarsi se non ha il cibo per l'inverno e che la formicuzza non glie ne dia,... e la formica non si può lamentare per la fatica, le ore perse e della monotonia....
Booommm!!!!