mi è stato segnalato questo link e lo faccio riemergere......sembra interessante e visto che se ne parla ancora vorrei contribuire con questo stralcio d'articolo probabilmente già postato integralmente:

http://www.hempyreum.org/dossiers/51...ki-norris.html

Osservo da anni i fumatori di cannabis, e sono colpita dal fatto che sono tra le persone più intelligenti, talentose, interessanti, divertenti, lavoratrici, affettuose, dignitose, di successo, oneste che io conosca. Vivono la loro vita semplicemente come ogni altro. Lavorano, pagano le tasse, si occupano della famiglia e contribuiscono alla comunità. Poi penso che tutte queste persone sono considerate dei criminali agli occhi della legge.
Non ha senso. Noi consumatori di cannabis siamo stigmatizzati, chiamati con nomi come "pothead" (testa di erba) "druggie", "perdenti", semplicemente perché scegliamo di condividere la pianta di Dio, la cannabis, la marijuana. 
I cosiddetti "drug-test" determinano se qualcuno è adatto o no per fare un lavoro, partecipare in attività scolastiche, essere un genitore o stare fuori di prigione, al di là di quelle che sono le sue qualifiche, la sua storia lavorativa, le referenze e i risultati conseguiti. In pratica, siamo giudicati dalle nostre urine, dal sudore, dalla saliva, dai capelli piuttosto che dalle nostre azioni e dal nostro comportamento. Questa è discriminazione.