Bene, ora che è scolpito sul marmo il concetto che un ragazzo che si coltiva un paio di germogli, indipendentemente dalla % di thc, merita dai 6 ai 20 anni di galera, o di essere trattato come Aldo Bianzino,
e preso atto dei commenti della parte più 'moderata' del nuovo governo
<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE> 'Se, come dice la Cassazione, rimane illecito penale coltivare qualche pianta di cannabis per uso personale sul balcone o nel giardino di casa, altrettanto illecito dovrebbe essere il consumo? direbbe Lapalisse. Pare che la cultura devastante del permissivismo lasci ancora ampi spazi di manovra alla devastazione delle menti e dei corpi dei nostri giovani'.
Lo sottolinea Gabriella Carlucci (Fi), secondo cui 'sara' compito del nuovo Governo intervenire per porre un freno, in maniera definitiva .... </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
altro che togliere il bedrocan, probabilmente obbligheranno moltitudini di fermati con due canne a disintossicarsi con il farmaco sperimentale antagonista dei cannabinoidi, il naltrexone della canapa. Magari tramite Federserd, che durante la visita alla sede NIDA (National Institute on drug abuse) a Bethesda_Usa si è detta interessata all' impiego. Quale momento più adatto di ora, i finanziamenti sono garantiti e le leggi possono essere approvate in 10 minuti, il passaggio parlamentare diventato solo una inutile, rapida formalità.
Emergenza cannabis, tanto per cambiare, e tolleranza zero sui giornali, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, in quelli di divertimento, sulle strade.
Solo che il sistema endocrino cannabinoide è parecchio più complesso di quello endorfinico, e bloccarne i recettori tout-court può avere effetti imprevedibili a medio termine e comunque pericolosi fin da subito.
Dettagli, 'effetti collaterali' inevitabili nella guerra per salvare i nostri giovani dalla droga, con l' arruolamento anche dell' Alta Corte a sezioni riunite a soccorso dei vincitori e la benedizione delle gerarchie vaticane. Amen.
Ma i malati dovrebbero essere tutelati dalla Corte Costituzionale, anche se le certezze vacillano, e comunque dubito che, se il povero cristo di Vigevano fosse stato uno di loro, avrebbero avuto la faccia tosta di condannarlo in Cassazione.
Chiunque ne faccia un uso terapeutico, farà bene a metterne almeno al corrente il proprio medico, per precauzione.
Forse dobbiamo ripartire da uno, mettere dei paletti ben saldi, se no la merda tracimerà, e nel deserto che chiameranno pace la puzza resterà per decenni.



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