ENNESIMO OMICIDIO DI STATO
Ancora una volta il potere produce vittime
innocenti. Gli scandali degli anni scorsi come il
caso Bianzino, Aldrovanti,
Rasman non sono bastati a gettare vergogna su di un paese alla
deriva e non
sono bastati nemmeno 146 detenuti morti quest'anno, di cui 59 per suicidio.
L'ennesima vittima si chiama stefano cucchi: arrestato a Roma per il possesso
di
circa venti grammi di fumo e dopo alcuni giorni morto per la custodia dello
stato.
Stefano Cucchi è stato selvaggiamente picchiato fino a perdere la vita.
I familiari hanno
permesso la pubblicazione delle foto del corpo visto in
obitorio per denunciare la scena
che ai loro occhi si è presentata . Un corpo
martoriato di colpi. Stefano è stato
arrestato in perfette condizioni di
salute. Come sempre si elevano gli scudi
dell'autoprotezionismo istituzionale.
Il ministro alfano dichiara: è caduto accidentalmente.
il sistema carcerario
italiano ormai è noto che torna ad esplodere (oltre 60000 ospiti su capienza
regolare di 41000 circa)
come prima dell'indulto del 2006.Nel frattempo si
propongono carceri galleggianti in mare e si predispongono legislazoni che non
faranno altro che aumentare il numero dei detenuti.
La composizione dei
detenuti da l'idea della discarica sociale. Ci sono prevalentemente tre filoni
principali.
-legge sulla droga dove il carcere è l'unica risposta a tutti i
tipi di consumatori
-migranti e poveri in genere
-oppositori che oltrepassano
gli stili "educati" del fare politica
In troppi casi inoltre il carcere è
diventato la porta verso la pena capitale:
accade attraverso il diritto di
polizia ad usare strumenti coercitivi ed attraverso una sicurezza d'impunità.
Ci vengono a dire che si tratta di "mele marce", ma quì il problema non è solo
chi compie questi atti, ma chi li protegge.
In questi anni stiamo vivendo una
diffusione della paura come strumento di controllo delle menti
e per
giustificare pacchetti legislativi che di sicurezza non hanno un bel niente.
Guerra alla povertà, svuotamento delle pratiche delle libertà civili,
ripristino di una idea di stato che cozza fortemente con il concetto di bene
comune.
lunedì 2 novembre alle 17 è indetto un presidio alla prefettura di
Trieste in Piazza Unità e ci sarà la richiesta di un incontro al prefetto per
chiedere verità e giustizia e per chiedere uno stato di diritto.
nei prossimi
giorni si festeggia la caduta del muro di berlino. sembrava allora che si
andasse verso la chiusura delle esperienze di governi totalitari.
oggi chi se
la sente di affermare questo?
appuntamento a lunedì.