U.E. - Stefano Cucchi, Milano tappezzata di manifesti che chiedono verità

Sono cinquanta gli striscioni apparsi nella notte a Milano per non dimenticare la morte di Stefano Cucchi, deceduto dopo l'arresto nel carcere romano di Regina Coeli per cause ancora da accertare. 'Questa e' la vostra sicurezza? Verita' e giustizia per Stefano Cucchi. Diritti sicuri subito!', uno dei messaggi. E ancora: 'La vostra sicurezza uccide, basta morti di Stato. Diritti sicuri', oppure 'Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino: il proibizionismo e' un serial killer'.
Da Porta Romana al cavalcavia di viale Cassala, da piazza XXIV Maggio all'Arco della Pace, da Cadorna a piazzale Loreto e' una lunga serie di immagini quella che si puo' veder scorrere nel sito del Cantiere, il gruppo autore del gesto.
'Il proibizionismo colpisce ancora: un'altra persona picchiata a morte, abbandonata a se stessa senza cure mediche', e' l'accusa che si legge in un comunicato. L'iniziativa, conclude il gruppo, nasce 'perche' non accada mai piu', perche' non si nasconda la verita', per fermare questo delirio securitario fatto di razzismo, proibizionismo e negazione di diritti'.


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