La famiglia di mia madre è contadina e la mia ragazza, dopo l'università, torna a lavorare nel campo di suo padre durante tutto l'anno. Io non ho mai avuto un'esperienza agricola diretta diversa dalla semplice raccolta di uva o di verdura, però una minima conoscenza dell'ambiente credo di averla maturata.
Nemmeno io predico un ruralismo estremista ne rinnego la tecnologia, ciò che sostengo è la necessità di una maggiore consapevolezza sociale circa l'importanza fondamentale che l'agricoltura e l'ecosistema ricoprono nella nostra scala di bisogni e priorità.
(P.s. hai ragione circa il concetto di Natura contrapposto a quello di coltura, ma non sapendo se sarebbe stato chiaro a tutti ho semplificato l'idea di biosfera e "agrosfera" con il termine generico Natura)
Uno dei principali problemi del nostro sistema socio-economico è il fatto che la Finanza, non più relazionata con l'economia generata dal lavoro o dalle risorse naturali di un paese, ha preso il sopravvento sulla stessa economia “reale” e sulla politica, che ora ne subisce suo malgrado il controllo.
Questo è una delle conseguenze del sistema capitalista, prevista da Marx; che tanto anacronistico non è se anche economisti come Stiglitz (non certo bolscevichi) ne hanno riconosciuto l'attualità nel compimento delle sue previsioni economiche.
Tutto questo è relazionato all'ecosistema dal fatto che si è completamente persa la concezione di valore e ricchezza relazionati al soddisfacimento delle necessità (ciò che identifichiamo come “benessere”).
La società consumista ha quasi completamente annullato la consapevolezza che avevamo dei nostri reali bisogni, introducendo il concetto di “bisogno indotto” su cui si fonda oggi tutto il marketing e la comunicazione pubblicitaria e, per estensione, una larga parte della produzione industriale mondiale; a tal proposito, sempre Marx nel 1844 scriveva:
“Ogni uomo s’ingegna di procurare all’altro uomo un nuovo bisogno, per costringerlo a un nuovo sacrificio, per ridurlo a una nuova dipendenza e spingerlo a un nuovo modo di godimento e quindi di rovina economica.
Ognuno cerca di creare al di sopra dell’altro una forza essenziale estranea per trovarvi la soddisfazione del proprio bisogno egoistico. Con la massa degli oggetti cresce quindi la sfera degli esseri estranei, ai quali l’uomo è soggiogato e ogni nuovo prodotto è un nuovo potenziamento del reciproco inganno e delle reciproche spogliazioni.”
Se non è attuale questo, non so cosa lo sia.
Riguardo la relazione tra benessere e libertà, dipende da cosa intendi con il termine Benessere ma soprattutto con il termine Libertà.



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