Sulla richiesta di asilo



C’è indubbiamente una notevole differenza tra i Paesi latini e quelli nord europei per quanto riguarda la considerazione nei confronti dei cittadini, dei loro disagi e delle loro richieste e, nell’assurdo, ci sembra una cosa straordinaria aver ricevuto le risposte dalle ambasciate di Olanda, Belgio, Repubblica Ceca e Austria, che ci fanno invece capire come in questa parte latina del mondo ci abbiano abituato a non illudersi perché, come diceva il Marchese del Grillo, “Io sò io e tu non vali niente“. Forse a causa di un passato comune che ha visto Italia, Spagna e Portogallo governati per lunghi decenni dal fascismo, sembra perdurare la convinzione che il cittadino sia semplicemente un suddito di una nazione in cui la possibilità di interloquire o interagire con le Istituzioni è pura utopia e, come in Italia abbiamo difficoltà a far presente le nostre rivendicazioni, anche per Spagna e Portogallo sembra che ci sia la tendenza a minimizzare ogni cosa o problematica che non riguardi il Potere o la casta che lo detiene e dalle ambasciate di questi due Paesi non abbiamo ancora ricevuto risposte.
Le cortesi e gentili risposte delle ambasciate “del nord”, oltre a testimoniare il diritto di ogni cittadino ad ottenere riscontro da parte del Potere, hanno anche evidenziato di come qualsiasi cosa sia ormai oggi oggetto di confusione informativa, poiché da quanto comunicato dall’ambasciata austriaca e da quella olandese, sembra che sia impossibile, per i cittadini di Stati membri della UE, chiedere asilo ad altri Paesi membri, mentre l’ambasciata del Belgio e quella della Rep. Ceca, non facendo menzione di questa impossibilità, ci hanno comunicato i dati per poter proseguire con la richiesta, che pubblichiamo a beneficio di chi volesse procedere:
Belgio:
https://dofi.ibz.be/sites/dvzoe/FR/Guidedesprocedures/Pages/Procéduredasile.aspx
http://www.ibz.be/code/fr/loc/cgra.shtml
Rep. Ceca:
http://www.mvcr.cz/mvcren/article/en...rotection.aspx
In settimana telefoneremo a tutte le ambasciate coinvolte nell’iniziativa, per chiedere un appuntamento dove vorremmo spiegarne il senso e portare testimonianza, attraverso i canali rappresentativi di realtà estere, dell’angosciosa repressione in atto in Italia contro i consumatori di cannabis.
Per dovere di precisione dobbiamo dire che tutti i Paesi che ci hanno finora risposto, hanno voluto precisare di come, comunque, anche nelle loro nazioni non sia consentita la coltivazione di cannabis, ma anche di come, al massimo, questa venga sanzionata amministrativamente e non penalmente.
Direttivo ASCIA
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