Thanks Thanks:  2
Mi piace Mi piace:  5
Non mi piace Non mi piace:  0
Risultati da 1 a 10 di 135

Discussione: No Tav: topic ufficiale

Visualizzazione Ibrida

Messaggio precedente Messaggio precedente   Nuovo messaggio Nuovo messaggio
  1. #1
    Data Registrazione
    Apr 2012
    Località
    Valsusa
    Messaggi
    8,195
    Mentioned
    925 Post(s)
    Nel parere fornito al primo ministro Ayrault, i magistrati rilevano il raddoppio dei costi della linea ferroviaria Torino-Lione. E citano studi secondo i quali l'opera non produrrà profitti neppure in uno scenario di ripresa economica. Il 3 dicembre vertice Monti-Hollande


    I costi sono aumentati troppo, da 12 a 26 miliardi di euro, e il flusso delle merci è diminuito. Sono alcune delle critiche al progetto dell’Alta velocità Torino-Lione espresse dalla Corte dei Conti francese. Ieri i magistrati contabili di Parigi hanno pubblicato il parere, fornito al primo ministro Jean-Marc Ayrault a inizio agosto, in cui vengono elencati i dubbi sul progetto. Si tratta di un documento importante in vista del vertice sul Tav tra Mario Monti e François Hollande a Lione il prossimo 3 dicembre.

    “Il carattere internazionale del progetto, la sua anzianità e la sua complessità rendono difficile esprimere delle raccomandazioni”, scrive il presidente della Corte Didier Migaud, che chiede di non trascurare soluzioni alternative, cioè i miglioramenti della linea esistente, e di considerare delle misure per spostare il traffico transalpino dalla strada alla ferrovia. I costi del progetto vanno considerati in maniera sistematica, consiglia, tenendo conto della situazione finanziaria del Paese, della rendita dell’opera e della sua capacità di far crescere l’economia. Il documento della Corte ripercorre diverse obiezioni sollevate dai No Tav sul versante italiano.

    I costi. Nel documento di quattro pagine, la Corte rivede l’aumento del budget del programma di studio e dei lavori preliminari, “stimato inizialmente a 320 milioni, poi a 371, è stato portato a 534,5 a partire dal marzo 2002, in seguito a 628,8 milioni nel programma del 2006. Le stime presentate alla conferenza intergovernativa del 2 dicembre 2010 l’hanno portato a 901 milioni”. Questo costo, quasi triplicato è dovuto alla realizzazione delle discenderie (gallerie), ai problemi geologici e, sul versante italiano, alle proteste e alla variazione del tracciato (da Venaus a Chiomonte), ricorda il presidente Migaud.

    Per la parte comune del progetto, i dati del giugno 2010 prevedevano 10,259 miliardi di euro “senza spese finanziarie, manodopera e studi preliminari”, quasi due miliardi in più rispetto al 2003. Nel complesso, la stima del costo globale del progetto è passato da 12 miliardi nel 2002 a venti miliardi nel 2009 e poi a 26 miliardi “secondo gli ultimi dati comunicati dalla direzione generale del Tesoro”.

    C’è poi la questione: chi pagherà? Se l’accordo del 30 gennaio scorso prevede una ripartizione dei costi della prima fase (42 per cento alla Francia, il resto all’Italia), mentre la seconda fase (acquisti dei terreni, reti deviate) pesa tutta sull’Italia, non si sa di preciso quanto sborserà l’Unione europea per i lavori.

    I flussi. Il progetto è stato “concepito in un contesto di forte crescita dei traffici attraverso l’arco alpino”, scrive Migaud, per questo ora bisognerebbe rivalutare i flussi. Nel 1991, negli anni in cui venne lanciata l’idea della Torino-Lione, il rapporto Legrand prevedeva che i passaggi di merci sarebbero più che raddoppiati tra il 1987 e il 2010, ma già nel 1993 uno studio riteneva che quel rapporto sovrastimasse i passaggi e la crescita. Poi, dal 1999, i traffici sono diminuiti: da una parte la chiusura temporanea del Monte Bianco, dall’altra l’apertura di nuove vie in Svizzera, la fine dei transiti notturni e la crisi. Tutti i passaggi tra Francia e Italia ne hanno risentito, fatta eccezione di Ventimiglia su cui arrivano i flussi dalla Spagna. Solo nel 2035, ricorda la Corte citando uno studio dei flussi voluto da Ltf (Lyon-Turin ferroviaire, società che gestisce l’opera), è prevista la saturazione della linea storica.

    Per queste ragioni, tra costi eccessivi e dubbi incassi dei pedaggi, la Corte dei conti ritiene che il progetto abbia una rendita poco certa. Anzi, sottolinea Migaud, “secondo gli studi economici voluti nel febbraio 2011 da Ltf sul progetto preliminare modificato, il valore attuale netto è negativo in tutti gli scenari”, che siano di crisi o di ripresa.

    Tuttavia la politica non sembra turbata dal documento. Nella sua risposta a Migaud, il premier Ayrault ribadisce le intenzioni politiche del governo, gli impegni internazionali e in particolare gli accordi con l’Italia. Domani saranno invece i senatori delle regioni francesi interessate dalla linea, Rhones-Alpes e Savoia, a lanciare un appello a sostegno del Tav.


    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012...ischio/404642/
    Hidden Content

    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  2. #2
    Data Registrazione
    Apr 2012
    Località
    Valsusa
    Messaggi
    8,195
    Mentioned
    925 Post(s)
    VOI siete illegali, anticostituzionali, antidemocratici

    Non NOIIII!!! VOIIII!!! Porc di quella porc e straporc!
    Hidden Content

    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  3. #3
    Data Registrazione
    Apr 2012
    Località
    Valsusa
    Messaggi
    8,195
    Mentioned
    925 Post(s)
    Ogni volta che riporta una notizia sul TAV Torino – Lione, La Stampa.it la correda sempre e costantemente con una informazione sul tracciato. Cioè, ti dà la notizia, e poi, subito sotto, ti offre un link di informazione sul tracciato. Prima era il tracciato in Val Susa, statico, adesso – dai, esageriamo!– addirittura una piccola presentazione in power point, che dà prima un quadro globale dell’AV in Europa, e poi si sofferma sul progetto della Torino-Lione, con focus sulla valle.

    Mi fa tenerezza La Stampa, davvero, credetemi, mi fa tenerezza. Anche quando c’è una notizia che purtroppo deve riportare magari non tanto bella relativa all’opera inutile, ci appiccica subito questi grafici, quasi a tranquillizzare il lettore. “Non ti agitare, sembra dirgli, si farà, si farà”. Sembra che il TAV sia una cosa sua, che non le possano fare lo sgarbo di non realizzare la linea. Ci tiene troppo.

    Un modo sui generis di fare giornalismo, diciamo pure…massì, un po’ partigiano. Del resto, quando ci fu l’occupazione della Libera Repubblica della Maddalena, il loro giornalista Massimo Numa, convinto assertore della bontà della linea, era lì, lo vedevamo, tra i poliziotti in assetto da guerriglia. Così vedeva da un punto di vista privilegiato la presa con la forza.

    Peccato che talvolta La Stampa esageri un po’, e così capiti come adesso che il buon Numa e Calabresi, direttore del quotidiano, siano rinviati a giudizio per diffamazione aggravata. Numa, in un suo articolo del settembre 2011, aveva fatto il nome di un attivista ‘No tav’ che si sarebbe reso protagonista dell’assalto alle reti del cantiere di Chiomonte. Peccato però che in quel momento il valsusino si trovasse in vacanza con la sua famiglia dall’altra parte del mondo, esattamente in Thailandia. E una volta letto l’articolo, non l’abbia presa bene ed abbia sporto querela. La Procura di Torino ovviamente ha chiesto l’assoluzione dei giornalisti. All’udienza del 25 gennaio scorso il GIP ha rinviato a giudizio.

    La Stampa la notizia non l’ha data…

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013...cciato/501948/
    Hidden Content

    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  4. #4
    Data Registrazione
    Apr 2012
    Località
    Valsusa
    Messaggi
    8,195
    Mentioned
    925 Post(s)
    L'articolo 10 del dl parla di pene più severe per l'accesso abusivo ai cantieri.


    Non si capisce bene che c’entri con il decreto sul femminicidio appena varato dal Consiglio dei Ministri, ma è un fatto che parte di quel decreto sia anche dedicato alla Tav. O meglio, sia dedicato ai No Tav e a nuove misure per impedire loro le azioni di protesta.

    L’articolo 10, su 12 totali, del decreto si intitola infatti così: «Norme in materia di concorso delle Forze armate nel controllo del territorio e per la realizzazione del corridoio Torino-Lione, nonché in materia di istituti di pena militari». Riferimento esplicito alla questione che agita da anni la Val di Susa, quindi.

    Di che si tratta? In attesa di informazioni più approfondite, si capisce che l’accesso abusivo ai cantieri Tav Torino- Lione sarà esteso anche ad un altro tratto dell’opera e verrà punito più severamente. Lo conferma lo stesso ministro Alfano: “Saranno puniti con la sanzione più rigorosa per le intrusioni in luoghi di interesse strategico”.

    Pugno di ferro in vista per i No Tav, quindi: “Se lo Stato ha deciso che alcune opere pubbliche devono essere fatte, non si torna indietro. E chi aiuta lo Stato a realizzarle deve essere difeso. Per chi viola questi cantieri, che sono strategici, c’è il massimo della pena. E questi cantieri sono Chiomonte e Susa”.

    Sulla questione rimangono, però, due interrogativi. Come mai non c’è traccia di questo articolo 10 sul comunicato governativo riguardo il decreto legge? Che vengano cambiati i compiti dell’esercito nel “controllo del territorio” può avere a che fare anche con i No Tav?

    http://www.polisblog.it/post/143827/...-gli-attivisti
    Hidden Content

    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  5. #5
    Data Registrazione
    Jan 2014
    Località
    Планета Ка-Пэкс
    Messaggi
    1,198
    Mentioned
    100 Post(s)
    Citazione Originariamente Scritto da Yomi Visualizza Messaggio
    L'articolo 10 del dl parla di pene più severe per l'accesso abusivo ai cantieri.


    Non si capisce bene che c’entri con il decreto sul femminicidio appena varato dal Consiglio dei Ministri, ma è un fatto che parte di quel decreto sia anche dedicato alla Tav. O meglio, sia dedicato ai No Tav e a nuove misure per impedire loro le azioni di protesta.

    L’articolo 10, su 12 totali, del decreto si intitola infatti così: «Norme in materia di concorso delle Forze armate nel controllo del territorio e per la realizzazione del corridoio Torino-Lione, nonché in materia di istituti di pena militari». Riferimento esplicito alla questione che agita da anni la Val di Susa, quindi.

    Di che si tratta? In attesa di informazioni più approfondite, si capisce che l’accesso abusivo ai cantieri Tav Torino- Lione sarà esteso anche ad un altro tratto dell’opera e verrà punito più severamente. Lo conferma lo stesso ministro Alfano: “Saranno puniti con la sanzione più rigorosa per le intrusioni in luoghi di interesse strategico”.

    Pugno di ferro in vista per i No Tav, quindi: “Se lo Stato ha deciso che alcune opere pubbliche devono essere fatte, non si torna indietro. E chi aiuta lo Stato a realizzarle deve essere difeso. Per chi viola questi cantieri, che sono strategici, c’è il massimo della pena. E questi cantieri sono Chiomonte e Susa”.

    Sulla questione rimangono, però, due interrogativi. Come mai non c’è traccia di questo articolo 10 sul comunicato governativo riguardo il decreto legge? Che vengano cambiati i compiti dell’esercito nel “controllo del territorio” può avere a che fare anche con i No Tav?

    http://www.polisblog.it/post/143827/...-gli-attivisti
    quell'articolo è incostituzionale (anche a prescindere dal contenuto).

    Non c'è giustificazione che tenga.
    Mettere una norma del genere in una legge sul femminicidio ha un solo scopo: evitare il dibattito parlamentare su quell'articolo.

    Il motivo principale per cui la fini-giovanardi è stata ritenuta incostituzionale è proprio il fatto che venne approvata in maniera ingannevole, per impedire il dibattito parlamentare su quell'argomento

    Se uno venisse punito secondo quella legge (art 10) dovrebbe far ricorso, in quanto quell'articolo è palesemente illegittimo.
    tinyurl.com/lErbaProibita <--Hidden Content
    Guerrilla Gardening: salviamo la canapa: pastie.org/8660638
    ---
    [articolo]Hidden Content
    ---
    "Canone+Schedatura"M5S/Uruguay/Colorado? vade retro! Perchè invece non iniziamo a seguire la Hidden Content ?!? tinyurl.com/fuoriluogocz
    5 piante, senza schedatura tassa: L'unica legge sensata! (dopo quella nordcoreana) Hidden Content
    ... c'è pure la Hidden Content che, modestamente, non è affatto male Hidden Content
    Hidden Content

Chi Ha Letto Questa Discussione: 0

Attualmente non ci sono utenti da elencare.

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  

Questo sito utilizza cookies di analytics su dati esclusivamente aggregati e cookies di terze parti per migliorare l'esperienza dell'utente tramite plugin sociali e video.
Cliccando su oppure continuando la navigazione sul sito accetti i cookies. Per l'informativa completa clicca qui.