<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
Le parole tendono a confondermi
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8-)

....e se le parole avessero avuto così tanto successo nella storia umana appunto per questo? perchè appunto sono polivalenti soggettive e confondono l'ascoltatore.......

....peschiamo, dal canone classico della letteratura mondiale, tra i massimi capolavori della parola, la divina commedia di Dante:
che abbia avuto così successo ANCHE perchè le sono state attribuiti praticamenti infiniti livelli e tipi di lettura? quante interpretazioni ha un singolo verso di dante? praticamente una decina...e i prof universitari ammettono che oltre al significato d'origine l'opera ha acquisito via via sempre più significati e diverse interpretazioni(che magari non centrano molto con il significato d'origine però noi non ne abbiamo certezza!)! ma questo perchè? non potrebbe essere appunto anche causa della polivalenzia (va bè questa me la sono inventata:-] ) della parola....\"io ti scrivo cioccolato e tu comprendi cioccolata in tazza\" (che esempio del banano!).....e se fosse derivato da ciò il maggior successo della \"divin comedia\" e di altre opere letterarie? che dietro ad una parola, anzi meglio, dietro ad un verso poetico, puoi nasconderci TUTTO! e il tutto è pure soggettivo: c'è il mio tutto, c'è il suo tutto, c'è il tutto di sermonti, c'è il tutto di pazzaglia, c'è il tutto di benedetto croce!


P.S.
ma un'opera letteraria è la massima espressione dell'intimo artistico o esclusivamente un bel mosaico di termini accattivanti? :-] immagino che la risposta sia DIPENDE.....
P.P.S.
e se tutta la nostra cultura letteraria fosse esclusivamente un immenso e sopravvalutato BLA BLA BLA?????un gigantesco polverone a cui sono state dipinte onoreficenze, meriti e genio?


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Omshantyshanty il 01-04-2006 11:52 ]