In realtà lo si fa anche con il pane e le bevande alcoliche: La bottiglia di vino è la stessa per tutti i commensali e il pane, nelle sue forme più grandi, viene affettato e ripartito tra tutti gli ospiti.
Non è un caso che questa pratica si rifletta anche in molte culture e religioni, come quella cristiana che definisce la ricezione del sacramento dell'eucarestia proprio con il termine "comunione" (dal greco koinonìa - relazione umana, legame, possesso comune di un bene), o alcuni culti che celebrano le festività attraverso l'ingestione di cibi caratteristici o sacri.
Se guardo alle tribù più tradizionali, sono portato a pensare che antropologicamente sia normale per l'uomo la condivisione dei beni con il resto degli individui che fanno parte dello stesso gruppo; forse è la sovrabbondanza di beni (o al contrario la sua carenza) a farci comportare in modo anomalo, facendoci dimenticare alcuni aspetti comunitari propri della nostra specie.