Qual è il prezzo corrente di un uomo onesto e di un patriota oggi? Esitano, e si rammaricano, e talvolta fanno petizioni; ma non fanno niente con serietà ed in maniera efficace. Aspetteranno, ben disposti, che
altri pongano rimedio al male, così da non doversene più rammaricare. Al
massimo, si limitano a dare un voto che costa loro poco, ed un debole
incoraggiamento ed un Augurio al giusto, quando passa loro vicino. Ci sono
novecentonovantanove patroni della giustizia per ogni uomo giusto; ma è più facile
trattare con l'effettivo possessore di una cosa piuttosto che con il suo temporaneo
custode.
Ogni votazione è una sorta di gioco d'azzardo, come la dama o il "backgammon",
con una lieve sfumatura morale, un gioco con il giusto e l'ingiusto, con le questioni
morali; e naturalmente le scommesse lo accompagnano. Il buon nome dei votanti
non è in discussione. Può darsi che io dia il mio voto in base a ciò che considero
giusto; ma non è per me vitale che il giusto prevalga. Sono disponibile a lasciare
ciò alla maggioranza.
L'impegno del voto, dunque, non va mai oltre quello della
convenienza. Persino votare per il giusto è un non fare niente per esso. Significa
solo manifestare debolmente agli uomini il desiderio che il giusto debba prevalere.
Un uomo saggio non lascerà il giusto alla mercé del caso, né desidererà che esso
prevalga mediante il potere della maggioranza. C'è pochissima virtù nell'azione
delle masse umane. Quando la maggioranza alla fine voterà per l'abolizione della
schiavitù, sarà perché la schiavitù le è indifferente, oppure perché sarà rimasta ben
poca schiavitù da abolire con il proprio voto. Allora saranno loro gli unici schiavi.
Solo il voto di colui che afferma con esso la propria libertà può affrettare
l'abolizione della schiavitù. Sento parlare di un congresso a Baltimora, o altrove,
per la selezione di un candidato alla Presidenza, un congresso composto
prevalentemente da direttori di giornali, e da uomini che sono politici di
professione; ma penso, qualunque decisione essi possano prendere, che importanza
avrà per un uomo indipendente, intelligente, e rispettabile, se non goderemo noi,
ugualmente, del beneficio della sua saggezza e della sua onestà? Non possiamo
forse contare su qualche voto indipendente? Non ci sono forse molti individui nel
paese che non partecipano ai congressi? Invece no: scopro che il cosiddetto uomo
rispettabile s'è immediatamente mosso dalla sua posizione, e che ha perso le
speranze nel suo paese, quando il suo paese ha più ragioni di disperare senza di lui.
Egli senza indugi adotta uno dei candidati così selezionati come l'unico
disponibile, dimostrando così d'essere egli stesso disponibile per qualunque scopo
demagogico. Il suo voto non vale più di quello di qualunque straniero senza
scrupoli o di qualunque nativo corrotto, che siano stati comprati. Cosa non darei
per un uomo che sia un uomo, e che, come dice il mio vicino, abbia una spina
dorsale che non puoi trapassare con una mano! Le nostre statistiche sono in errore:
la popolazione è stata dichiarata troppo numerosa. Quanti uomini ci sono per ogni
mille miglia quadrate nel paese? A mala pena uno. Forse non offre l'America ogni
incentivo agli uomini affinché si stabiliscano qui? L'Americano è degenerato in un
Tipo Strano, - uno che potrebbe essere riconosciuto dallo sviluppo del suo spirito
gregario, e
da una manifesta mancanza di intelletto e di serena fiducia in se stesso;