Potete darmi atto che sin dall'inizio ho cercato di riportare la vicenda nel suo giusto contesto.
La decisione non sostituisce o abroga la legge o meglio l'art 73.
La coltivazione costituisce tuttora reato e quindi chiunque venga trovato a coltivare sarà processato.
Poi potrà succedere (come nel caso di Ferrara e spero in altri caso futuri) che il magistrato interpreti la legge italiana comparandola a quella comunitaria e concludendo in favore dell'imputato.
Certo e' che la sentenza (anche se non è definitiva e soggetta quindi ad appelli e nuove valutazioni) appare certamente storica perché apre un nuovo ampio dibattito .
L'importante e' non attribuire alla stessa significati diversi da quelli reali.
È' comunque fondamentale pensare che le argomentazioni a confutazione della vigente normativa sono numerose e fondate.