7. e 8. "Il profumo" di Patrick Süskind e "American Psycho" di Bret Easton Ellis.
questi due li elenco insieme perchè mi sono stati regalati ... insieme. Mi trovavo da alcuni mesi in Messico ed ero in astinenza di libri (dato che appena sceso dall'aereo avevo dimenticato sul primo taxi ben 2 buste della feltrinelli, colme di titoli che avevo comprato prima di partire e che mi ero sbarcamenato avanti e indietro come bagaglio a mano durante i due voli e lo scalo di 6 ore all'aeroporto di newark, necessari per arrivare a Cancun).
cmq una meravigliosa ragazza italiana, appreso che ero in astinenza, mi ha prontamente regalato questi due titoli.
"Il profumo", del 1985, è famosissimo ma allora io l'avevo solo sentito nominare. Più tardi è stato girato anche il film, molto bello e molto (e incredibilmente) fedele al romanzo, ma il libro è davvero una cosa meravigliosa, un libro che ti fa vivere non delle sensazioni ma dei "sentori". Per me è stato una rivelazione incredibile, una cosa davvero difficile da descrivere (per questo faccio i complimenti vivissimi al regista del film), forse davvero uno tra i più bei libri mai scritti e soprattutto GENIALE!!!!!!!!
"American Psycho" altro titolo famoso e da cui è sempre stato tratto un film, bello anche quello, ma il romanzo è davvero Psycho!!!!
Quello che più mi ha colpito è la narrazione davvero maniacale per i dettagli che ti fa necessariamente immedesimare nel protagonista del romanzo, uno "psicopatico della vita normale" (come forse lo siamo un po' tutti), il quale però si fissa in maniera davvero maniacale sulle creme migliori per il corpo, i vestiti più pregiati, e addirittura ossessione massima per lui è il tipo di carta, i caratteri e i finimenti dei bigliettini da visita di un suo collega/avversario.
vi riporto una breve deswcrizione da wikip.:
Patrick Bateman, giovane yuppie di Wall Street di ventisette anni, laureato alla prestigiosa Università di Harvard con un Master universitario in economia, ha un lavoro da 190 mila dollari all'anno, una fidanzata ricca, attraente e superficiale, una cerchia di amici come lui. Giudica le persone che gli gravitano attorno a seconda di quali abiti indossano (tutti capi firmati, come i suoi, e dei quali lui riconosce lo stilista e che descrive minuziosamente), fa lunghe sessioni di ginnastica nella palestra più esclusiva, trascorre con gli amici folli notti a base di sesso, alcol e cocaina nei locali più esclusivi di Manhattan. La mattina è scandita da normali occupazioni, la notte è all'insegna della trasgressione.
Le luci, i colori, i suoni, le immagini patinate sono il ritratto degli anni ottanta. Ma la vita di Bateman è scandita da ritmi incalzanti e deliranti, da folli ossessioni: riuscire a prenotare un tavolo al "Dorsia", il ristorante più frequentato dal suo idolo Donald Trump, saperne di più sul misterioso "Portafoglio Fisher" gestito dallo scaltro collega Paul Owen, noleggiare in continuazione, in modo maniacale, la videocassetta del film Omicidio a luci rosse, non perdere una puntata del Patty Winters Show.
E di notte il "ragazzo della porta accanto" si trasforma in un mostro omicida, in un torturatore freddo, metodico e spietato. A tal punto che la routine quotidiana, la vita da favola e gli istinti e le pulsioni più terribili si fondono in un cocktail micidiale.